MOBILITA' EV - Bmw a luglio vende più auto elettriche di Tesla

Nel frattempo, il Ministero del Commercio cinese ha incontrato le case automobilistiche e le associazioni di categoria per discutere dell'aumento dei dazi 

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Fatto

Per la prima volta nel mese di luglio, BMW  ha venduto nell'Unione Europea più auto elettriche di Tesla .

Secondo Bloomberg, che cita dati Jato Dynamics, le vendite di Bmw completamente elettriche sono infatti aumentate di circa un terzo a 14.869 unità il mese scorso, mentre quelle di Tesla sono diminuite del -16% a 14.561 auto.

Il gruppo di Elon Musk continua comunque a dominare le vendite annuali nell'area euro, dove il totale di acquirenti di auto completamente elettriche è arrivato a 139.300, in calo del -6% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso, un trend causato anche dalla riduzione degli incentivi in diversi Paesi europei.

Nel frattempo, il Ministero del Commercio cinese ha incontrato le case automobilistiche e le associazioni di categoria per discutere dell'aumento dei dazi sulle importazioni di veicoli a benzina di grossa cilindrata, lanciando un segnale di avvertimento in un momento in cui l'Unione Europea si prepara a prendere una decisione sulle tariffe delle auto elettriche cinesi.

A ottobre i 27 Stati Paesi dell'unione dovrebbero votare sull'adozione di dazi aggiuntivi fino al 36,3% sui veicoli elettrici di produzione cinese, che andrebbero ad aggiungersi alla tariffa standard del 10% sulle importazioni.

Martedì l'Ue ha rivisto al ribasso la quota proposta per i dazi rispetto al 37,6% fissato a luglio, ma non è arrivata ad annullarli del tutto, con grande disappunto di Pechino.

Mercoledì, la Cina ha risposto annunciando di aver ampliato le indagini sui prodotti importati dall'Ue, aggiungendo un'indagine antisovvenzioni su vari prodotti a base di formaggio, latte e panna ai controlli antidumping già in corso su carne di maiale e brandy.

Il media statale Global Times, ha anche sollevato la possibilità che la Cina aumenti i dazi sulle importazioni di auto a benzina di grossa cilindrata.

Questo penalizzerebbe soprattutto la Germania. L'anno scorso, secondo i dati delle dogane cinesi, le esportazioni di veicoli con motori da 2,5 litri o più in Cina hanno raggiunto un valore di 1,2 miliardi di dollari.

La Germania, insieme a Finlandia e Svezia, si è astenuta dal voto consultivo di luglio sull'opportunità di appoggiare l'adozione permanente delle tariffe, secondo fonti.

Francia, Italia e Spagna hanno appoggiato le tariffe proposte e sono tra i Paesi che sarebbero più penalizzati da eventuali dazi punitivi derivanti dal crescente numero di indagini commerciali della Cina.

Effetto

L'investitore ha a disposizione su Borsa Italiana una serie di strumenti tematici che "catturano" la catena di valore della mobilità elettrica. Tra qu…

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