MOBILITA' ELETTRICA - La Cina limiterà le esportazioni di due metalli cruciali nell'UE: gallio e germanio

Fatto

Il Ministero del Commercio della Cina ha pubblicato stanotte una normativa che impone alle società minerarie domestiche di dotarsi a partire dal primo di agosto di una licenza speciale per poter vendere all’estero gallio, germanio ed altre materie prime impiegate nella fabbricazione dei semiconduttori, delle telecomunicazioni e dei veicoli elettrici.

La decisione di imporre restrizioni all'esportazione di minerali critici avrà implicazioni di vasta portata per gli sforzi dell'UE per decarbonizzare la sua economia.

In qualità di maggiore produttore mondiale di gallio e germanio, la mossa della Cina avrà un impatto diretto sulle industrie chiave dell'UE sopra citate.

Attualmente, l'UE fa molto affidamento sulla Cina per questi minerali, con il 71% delle importazioni di gallio e il 45% di germanio provenienti dal paese.

Le restrizioni all'esportazione della Cina creano una sfida alla dipendenza per l'Occidente, con un processo decennale previsto per ridurre la dipendenza dalle catene di approvvigionamento minerario della Cina.

L'UE, precedentemente colpita dalla dipendenza dal petrolio e dal gas russi durante la crisi ucraina, deve ora affrontare preoccupazioni simili con la Cina.

L'UE ha implementato il Critical Raw Materials Act per sostenere i progetti minerari nazionali e stabilire alleanze commerciali, mentre le discussioni con gli Stati Uniti si concentrano sulla garanzia di accordi di fornitura.

Tuttavia, l'escalation delle tensioni con la Cina potrebbe ostacolare la transizione verde dell'UE, poiché dipende fortemente dalle tecnologie pulite cinesi e da componenti fondamentali per iniziative come il Green Deal.

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