TEMI CALDI

L'industria cinese migliora al ritmo più veloce da quattro mesi

La borsa di Taipei guadagna il +2,8%, anche se l'esercito cinese ha annunciato di aver lanciato esercitazioni intorno a Taiwan

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Le borse della Cina registrano un tono positivo a poche ore dalla presentazione delle misure punitive sui commerci da parte degli Stati Uniti. L’Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,4%. CSI 300 dei listini di Shanghai Shenzhen +0,1%. La borsa di Taipei guadagna il 2,8%.

L’industria cinese non soffre i dazi di Trump

L'attività manifatturiera cinese è migliorata al ritmo più veloce degli ultimi quattro mesi, una sorprendente dimostrazione di resilienza in un periodo segnato dal duro confronto sui commerci con la nuova amministrazione insediatasi alla Casa Bianca a inizio anno.

L'indice Caixin dei responsabili degli acquisti del settore manifatturiero è salito a 51,2 a marzo da 50,8 a febbraio, si legge nel comunicato di Caixin e S&P Global.

Qualsiasi lettura superiore a 50 indica un'espansione dell’attività. La previsione mediana era 50,6.

"L'offerta e la domanda hanno continuato a espandersi e la crescita delle esportazioni è proseguita", ha dichiarato Wang Zhe, economista senior di Caixin Insight Group, "Il mercato del lavoro è rimasto relativamente debole e le pressioni deflazionistiche sono rimaste, a causa dell’insufficiente domanda interna e dello scarso ottimismo degli operatori di mercato".

I risultati sono in gran parte in linea con quelli di un sondaggio ufficiale pubblicato lunedì, che ha mostrato che il settore manifatturiero si è espanso al ritmo più veloce da un anno a questa parte. L’indice Caixin, che si concentra sulle piccole imprese e sulle aziende orientate all'esportazione, offre di solito un quadro più chiaro dell'andamento dell’economia.

“In prospettiva, le tariffe "reciproche" che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, intende applicare ai partner commerciali danneggeranno la domanda esterna di beni cinesi. La rapida attuazione dello stimolo fiscale sarà fondamentale per proteggere l'economia dagli shock commerciali”, commentano gli economisti di Bloomberg Intelligence, Eric Zhu e Chang Shu.

Severo avvertimento a Taiwan da Pechino

L'esercito cinese ha annunciato di aver lanciato esercitazioni intorno a Taiwan, in quello che il suo portavoce, il colonnello Chi Yi, ha definito un "severo avvertimento" e "una forte deterrenza" nei confronti dei presunti separatisti dell'isola autogovernata. Queste esercitazioni si concentrano principalmente "sulla preparazione di pattuglie al combattimento mare-aria", sull'assalto "a obiettivi marittimi e terrestri" e sul blocco "di aree e rotte chiave”.

L'esercito taiwanese ha attivato il suo “meccanismo di risposta" alla nuova ondata di esercitazioni militari volute da Pechino, definite dalle autorità locali, una "sfida aperta all'ordine internazionale" e un comportamento che mina la "stabilità regionale". "Tutto il personale di servizio è in stato di massima allerta e agirà in base al principio di non aggravare il conflitto o provocare dispute, rispondendo con cautela alle incursioni nella ‘zona grigia'. Le forze armate hanno la capacita', la determinazione e la fiducia per difendere la sovranita' nazionale e la sicurezza del popolo", ha dichiarato il Ministero della Difesa nazionale di Taiwan.

Analisi tecnica indice Hang Seng

L'indice principale della borsa di Hong Kong, dove sono concentrati i principali titoli dell'high tech cinese come Alibaba, "sente" da qualche settimana la presenza della prima importante soglia discriminante posizionata intorno a 23.800/24mila punti, dove transita la media mobile di lungo periodo. Solo la piena violazione di questo livello aprirebbe la strada a una estensione del rialzo fino a 28mila punti (upside +17%). E' probabile che il trend consolidi per qualche tempo intorno a quest'area prima di provare ad allungare. Allerta in caso di ritorno sotto 20mila punti. 

Operatività 

Restiamo ottimisti nel lungo termine. Si suggerisce di accompagnare il rally con acquisti scalettati, approfittando eventualmente dei pull back verso area 21mila punti. Pronti a incrementare la posizione sulla forza a seguito della piena rottura di area 24mila punti. Target finale verso 28mila.

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Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società più impegnate nella transizione ecologica.

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC.MI)

Nel 2025: +10,50%

L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

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ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA.MI)

Nel 2025: -5,0%

L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

ETF Franklin MSCI China Paris Aligned Climate UCITS (Acc)
Isin: IE000EBPC0Z7 (FRCP.MI) 

Nel 2025: +8,0%

L'ETF è conforme agli indici EU Climate Benchmark PAB e replica l’MSCI China Climate Paris-Aligned composto da titoli azionari cinesi a grande e media capitalizzazione. Progettato per sostenere gli investitori che cercano di ridurre la loro esposizione ai rischi climatici fisici e di transizione, l’indice sovrappeserà le società cinesi che passano ad un’economia a basse emissioni di carbonio, garantendo al contempo il pieno allineamento con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Accordo di Parigi sul Clima. Non distribuisce Dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Commissioni nette totali 0,22%. Leggi il Documento KID. 

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:

ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT.MI)

Nel 2025: -11,60%

Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim