Volatilità esasperata, quando si placa? Chiedi all'analisi tecnica
Cosa dicono i grafici sulle possibilità di rimbalzo dell'S&P 500, del Ftse Mib di Piazza Affari. La blue chip italiana da seguire. I livelli chiave da tenere in mente in questi giorni
In un momento di estrema volatilità sui mercati, tra correzioni profonde e incertezza geopolitica, l’analisi tecnica può offrire un’utile bussola. Ne abbiamo parlato nel IX episodio del podcast Finanza Fronteretro dedicato ai recenti sviluppi di Wall Street e Piazza Affari.
S&P500: 4.800 punti è lo spartiacque
L’indice S&P 500 ha già scontato una buona parte della correzione e si è riportato su un livello chiave: 4.800 punti. È il massimo del dicembre 2021, un riferimento tecnico importante. Se questo supporto dovesse cedere, si aprirebbe la possibilità concreta di un bear market più profondo.
Sottolineiamo che, almeno per ora, la correzione sembra fisiologica, quasi necessaria, dopo due anni di crescita costante. “Queste fasi servono al mercato per ripulire gli eccessi e creare nuove opportunità.”
Rimbalzo possibile, ma da costruire
Secondo l’analisi tecnica, i segnali di rimbalzo sono già visibili nei future, ma resta da capire con che forza e durata si svilupperà. Il consiglio? Accumulare progressivamente ETF sull’S&P o sull’MSCI World, per restare esposti al mercato senza esporsi troppo in un solo momento.
Piazza Affari: fase delicata dopo la sovraperformance
Fino a inizio aprile, il Ftse Mib aveva sovraperformato l’S&P 500, ma l’annuncio dei nuovi dazi ha innescato una forte correzione. Il livello dei 35.000 punti è stato rapidamente violato, portando l’indice su soglie più critiche.
Segnaliamo due livelli chiave: 32.000–33.000 come primo supporto, ma soprattutto 30.000 punti come area dove valutare accumuli più decisi.
Ferrari si difende meglio del mercato
Tra i titoli italiani, Ferrari mostra una resilienza superiore alla media.
Il livello tecnico da osservare è 347 euro, coincidente con il 38,2% di ritracciamento di Fibonacci calcolato dal minimo della crisi Covid. È un punto interessante per iniziare un accumulo graduale, dividendo l’investimento in più fasi.
Petroliferi sotto pressione: ecco perché evitarli ora
L’analisi tecnica aiuta anche a capire dove non andare a investire. Consigliamo prudenza su titoli molto ciclici, in particolare quelli legati al settore energetico.
Se la situazione legata ai dazi dovesse peggiorare, i titoli legati al settore petrolifero rischierebbero di subire pressioni maggiori rispetto ad altri comparti. Per questo, al momento, è prudente evitarli.
Volatilità dei mercati, strategie per affrontarla
La situazione richiede cautela, ma non allarmismo. I recenti movimenti di mercato, seppur intensi, restano inseriti in un contesto tecnico interpretabile. L’analisi grafica suggerisce che approcci graduali e strategie di accumulo possano ancora offrire opportunità interessanti.