Trump e Musk litigano, Tesla finisce in mezzo
Tesla sembra essere quella che ha più da perdere dallo scontro. Debach di eToro dice che le sue azioni ora si trovano in una zona d’ombra: "l’immagine pubblica di Elon Musk è sempre più politicizzata"

Più che un litigio una faida
Il litigio su piazza virtuale tra gli ex amiconi Elon Musk e Donald Trump è scoppiato ieri pomeriggio. Nel giro di poco, lo scontro è fuoriuscito dall’ambito dei resoconti dei battibecchi tra personaggi illustri, ha poi oltrepassato i confini della cronaca politica ed è diventato tema di lavoro per chi si occupa di affari di Stato.
In aggiunta, con l'acuirsi dei toni, la faida ha cominciato a muovere soldi, tantissimi. A Wall Street, Tesla ha perso il -14,3%, il sesto peggior calo giornaliero della sua storia.
Il danno in valore assoluto, in termini di capitalizzazione è stato enorme, 152,47 miliardi di dollari andati in fumo.
Panico istituzionale
Gabriel Debach, market analyst di eToro dice che il tonfo di ieri è preoccupante per due ragioni tecnice. “Volumi esplosivi, tra i più alti di sempre: è il segnale di panico istituzionale, non semplice profit taking. Rottura dell’Anchored VWAP ancorata al 5 novembre (data simbolica della vittoria di Trump) che finora aveva retto come supporto chiave. Il prezzo medio di carico post-elezioni è stato infranto: chi aveva puntato su politiche pro-Tesla sta iniziando a fare marcia indietro”.
Chi ci perde di più è Tesla
La litigata con il suo finanziatore numero uno è costata cara anche a Trump: la società che controlla Truth, Trump Media&Technology, ha perso ieri l'otto per cento. Il danno economico diretto, è comunque di poco conto, più pesante potrebbe essere il danno politico per la Casa Bianca.
Al Senato, parecchi repubblicani la pensano come Musk sul tema dell'aumento del debito federale. Se più di tre senatori dovessero votare contro, "il grande e bellissimo disegno di legge", di Trump verrebbe bocciato.
Tutti hanno da perdere, quando si litiga, ma qualcuno ci rimette di più: "Tesla sembra essere quella che ha più da perdere, a causa del mutevole contesto normativo. Le sue azioni, da sempre sensibili più alla narrativa che ai fondamentali, ora si trovano in una zona d’ombra: l’immagine pubblica di Elon Musk è sempre più politicizzata, mentre le vendite rallentano/crollano sia in Europa che in Cina, dove BYD ha appena rilanciato una nuova guerra dei prezzi", prosegue Debach.
Trump si gode gli effetti del clamore
In serata Elon Musk ha raffreddato i toni delle accuse. Donald Trump non sembra farsi problemi, anzi pare soddisfatto del clamore: "Va tutto bene", ha detto ieri a Politico - "Sta andando molto bene, non ho mai fatto meglio di così", ha detto il presidente che, facendo riferimento ai suoi indici di gradimento, "i numeri sono alle stelle, i sondaggi più alti che abbia mai avuto".
Il deep state media tra i duellanti
Lo staff del presidente non la pensa allo stesso modo, Politico ha riferito che lo staff della Casa Bianca ha cercato in tutti i modi di far abbassare i toni ai due contendenti, stanotte avrebbe lavorato a un riavvicinamento tra il presidente e il suo ex consigliere: oggi ci dovrebbe essere una telefonataIl mercato sembra pensare che ci sarà una telefonata riparatrice.
Nel preborsa, Tesla guadagna il 5%. Hanno girato anche i future di Wall Street, in rialzo del +0,4%, dal -0,2% di stamattina.
Analisi tecnica Indice dei Magnifici sette
L'indice dei Magnifici Sette ha reagito con vigore, dopo aver raggiunto in area 16.500/16mila punti una soglia discriminante di estremo interesse per attivare acquisti sulla debolezza in ottica di trading e di lungo periodo. Operatività. La violazione di area 19.600 ha fatto scattare gli incrementi di posizione sulla forza. Target finale in direzione dei top assoluti a 23.715 punti. Sfruttare correzioni nell'ordine del -10% per comprare sulla debolezza.

Analisi Tecnica Nasdaq 100
Il trend di fondo conferma una configurazione strutturalmente rialzista. Allerta solo in caso di discesa sotto area 16.780 punti. Inversione del trend rialzista sotto 15.500/15mila punti. Operatività. Confermiamo la view positiva di lungo periodo. Discese verso area 17mila punti hanno favorito gli acquisti sulla debolezza. Scattati anche gli incrementi di posizione alla prima chiusura sopra 18.000 punti. Traguardo finale a 22mila punti.

Per impostare strategie speculative di breve periodo o strategie di lungo periodo sono disponibili i seguenti ETF:
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Leverage Daily
Isin: IE00BLRPRL42 (QQQ3)
L'ETP mira a replicare la prestazione dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Short Daily
Isin: IE00BLRPRJ20 (QQQS)
L'ETP mira a replicare la prestazione inversa dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.
ETF Axa Nasdaq 100 Ucits (Usd)
Isin: IE000QDFFK00 (ANAU)
Da inizio 2025: -6,0%
L’obiettivo di investimento del Fondo consiste nel replicare l'indice di riferimento NASDAQ 100, dedotte commissioni, spese e costi di transazione. L'indice NASDAQ 100 é composto dai 100 principali titoli azionari tecnologici quotati al Nasdaq pesati secondo la loro capitalizzazione di Borsa. Non contiene titoli di società finanziarie. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Replica fisica completa. Commissioni totali annue (TER) 0,14%. Leggi il documento KID.

ETF SPDR S&P U.S. Technology Select Sector UCITS
Isin IE00BWBXM948 (SXLK)
Da inizio 2025: -7,30%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance delle società più importanti del settore Information Technology e Telecommunication appartenenti all'indice S&P500. A questo scopo replica quanto più possibile l'indice S&P Technology Select Sector. Ai primi cinque posti in termini di peso percentuale troviamo nomi notissimi del mondo tecnologico Usa e mondiale. Non distribuisce dividendi. Commissioni totali annue 0,15%. Leggi il documento KID.
