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Nasdaq: Miliardi a pioggia nei data center, Buffett apre l'ombrello

Nel 3° trim., gli investimenti cumulati di Meta, Alphabet, Amazon e Microsoft arrivano a 110 mld. La spesa totale in data center USA-Canada arriva a 370 mld, 5 volte superiore a quella di 5 anni fa

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7 mesi di rialzo, Buffett non si fida 

Il Nasdaq 100 inizia novembre con alle spalle sette mesi consecutivi di performance mensile positiva, una sequenza che non si vedeva dal 2018. I future mostrano che la tendenza generale non sta cambiando. 

Qualche segnale di moderazione nell’euforia generale è arrivato nel fine settimana da Warren Buffett, la Berkshire Hathaway di cui sarà amministratore delegato fino alla fine dell’anno, aveva a settembre una cassa mai vista nella sua storia 358 miliardi di dollari, in aumento rispetto da 344 miliardi di fine giugno.

La società degli investimenti è arrivata al quinto trimestre consecutivo di assenza totale di riacquisto delle proprie azioni ed è risultata complessivamente venditrice netta di azioni per il dodicesimo trimestre consecutivo. 

Investimenti nell'intelligenza artificiale

Insomma, l’Oracolo di Omaha mostra da tempo di non fidarsi fino in fondo della corsa del Toro. Non è il solo, chi la settimana scorsa ha venduto Meta Platforms, ha segnalato il rischio di eccessi nella spesa per l’intelligenza artificiale: il titolo della società dei social network e di Whatsapp, ha perso il 14% nelle due sedute successive all’uscita delle allarmanti indicazioni sull’andamento della spesa in conto capitale nel corso dell’anno, si arriva alla sbalorditiva cifra di 71 miliardi quest’anno e si accelera di parecchio nel 2026. Il risultato è un peggioramento della posizione finanziaria: per la prima volta negli ultimi dieci il debito supererà la cassa di qualche miliardo.    

Meta Platforms non è la sola a puntare cifre immense sull’intelligenza artificiale, solo nel terzo trimestre, gli investimenti cumulati del quartetto che include anche Alphabet, Amazon e Microsoft arrivano a 110 miliardi di dollari. Se si mettono insieme tutto il resto della spesa in data center nell’aggregato Stati Uniti e Canada si arriva a una cifra cinque volte superiore a quella di cinque anni fa, circa 370 miliardi. 

Bond per data center 

I colossi del tech, gli stessi che hanno alimentato negli ultimi due anni la corsa dell’S&P500 e ora sono impegnati nella gara a chi costruisce più velocemente possibile i mastodontici centri di calcolo al servizio dell’intelligenza artificiale, in alcuni casi sono a corto di risorse proprie e  devono ricorrere all’indebitamento. Solo in settembre, i sette titani del Bloomberg Magnificent 7 hanno emesso  75 miliardi di obbligazioni investment grade connesse ai data centers. Le banche, in consorzio, hanno sindacato altri 38 miliardi di dollari di bond per conto di Oracle e Vantage. Sono cifre da capogiro, Bank of America segnalava questa settimana che queste stesse società, negli anni passati, emettevano mediamente bond per 37 miliardi in un intero anno.

Va detto che la macchina di piazzamento delle obbligazioni lavora in modo perfetto e Meta Platforms non ha avuto alcun problema a trovare sottoscrittori per la sua maxi offerta da 30 miliardi di bond: la domanda per le sei tranche del prestito, il più grande da inizio anno per la categoria Investment Grade, è arrivata al valore record di 125 miliardi.

Il segnale di fiducia è stato così forte da portare a un restringimento degli spread sul Treasury su tutta questa classe di investimento.

Per ora il dominio del tech, soprattutto di Nvidia, è incontrastato, i dubbi sulla spesa per i data center sembrano essere un argomento capace di frenare nelle prossime settimane la corsa di qualche titolo, più che portare a un cambio di scenario. 

Analisi Tecnica Nasdaq 100

Operatività. Il trend di fondo del NASDAQ 100 conferma una configurazione strutturalmente rialzista. Confermiamo la view positiva di lungo periodo. Il raggiungimento della parte alta del canale crescente sotto evidenziato ha avviato una fisiologica fase di assestamento, propedeutica a una nuova fase impulsiva. La piena violazione di area 24mila punti ha fatto scattare nuovi acquisti in tendenza con target verso 26mila punti, raggiunto nelle ultime sedute.

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Per impostare strategie speculative di breve periodo o strategie di lungo periodo sono disponibili i seguenti ETF: 

ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Leverage Daily
Isin: IE00BLRPRL42 (QQQ3)

L'ETP mira a replicare la prestazione dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.

ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Short Daily 
Isin: IE00BLRPRJ20 (QQQS) 

L'ETP mira a replicare la prestazione inversa dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID. 

ETF Axa Nasdaq 100 Ucits (Usd)
Isin: IE000QDFFK00 (ANAU)

Da inizio 2025: +10,20% (incide la debolezza del dollaro)

L’obiettivo di investimento del Fondo consiste nel replicare l'indice di riferimento NASDAQ 100, dedotte commissioni, spese e costi di transazione. L'indice NASDAQ 100 é composto dai 100 principali titoli azionari tecnologici quotati al Nasdaq pesati secondo la loro capitalizzazione di Borsa. Non contiene titoli di società finanziarie. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Replica fisica completa. Commissioni totali annue (TER) 0,14%. Leggi il documento KID. 

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ETF Franklin US Mega Cap 100 Ucits
Isin: IE0008M1R3N4 (US100)

Quotato da maggio 2025
Da inizio 2025 +8% (incide la debolezza del dollaro)

Lo strumento fa riferimento all'indice Megacap 100, che presenta un mix distintivo di crescita e diversificazione settoriale, pur essendo meno dipendente dalla tecnologia rispetto al più noto Nasdaq 100. Offre un’esposizione azionaria sostenuta da fondamentali storicamente solidi, da una crescita costante degli utili e da una solida dinamica dell’indice. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Commissioni totali annue (TER) 0,09%. Leggi il documento KID.

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Marino Masotti

Caporedattore