MSCI World sui massimi storici, ma la Banca Mondiale taglia le stime
L'ottimismo generato dai colloqui in corso a Londra tra Cina e Stati Uniti sui dazi ha oscurato le preoccupazioni legate alle possibili conseguenza della guerra commerciale

L'indice MSCI World ha ritoccato il suo record storico nella seduta di lunedì per un guadagno nel 2025 intorno al +5,70% espresso in dollari. La performance si tramuta in un rosso di circa il -4% per un investitore in euro che non ha coperto il rischio cambio, a causa della svalutazione del biglietto verde.
L'indice aveva chiuso il 2024 con un progresso del +17%, secondo anno consecutivo di robusto incremento.
Sette degli ultimi dieci anni sono terminati con un risultato positivo, uno solo dei quali non a doppia cifra (il 2016 con un +5,3%).
Dazi sì dazi no
L'ottimismo generato dai colloqui in corso a Londra tra Cina e Stati Uniti sui dazi ha oscurato le preoccupazioni legate alle possibili conseguenza della guerra commerciale.
La Banca Mondiale ha ridotto di 0,4 punti percentuali le previsioni di crescita globale per il 2025, al +2,3%, poiché l'aumento dei dazi e il maggior livello di incertezza rappresentano un "forte vento contrario" per quasi tutte le economie.
Nella relazione semestrale Global Economic Prospects, l'istituto ha abbassato le previsioni per quasi il 70% di tutte le economie (tra cui Stati Uniti, Cina ed Europa, oltre a sei regioni dei mercati emergenti) rispetto ai livelli previsti sei mesi fa, prima dell'insediamento del presidente Donald Trump.
Trump ha stravolto gli equilibri del commercio internazionale con una serie di aumenti tariffari "a singhiozzo" che hanno portato l'aliquota effettiva dei dazi statunitensi da meno del 3% a circa il 15%, ai massimi da quasi un secolo, e hanno scatenato ritorsioni da parte della Cina e di altri Paesi.
La Banca Mondiale è l'ennesimo istituto a tagliare le previsioni di crescita a causa delle politiche commerciali erratiche di Trump, nonostante i funzionari statunitensi insistano sul fatto che le conseguenze negative saranno compensate da un'impennata degli investimenti e da tagli fiscali futuri.
Il 2025 sarà l'anno più debole dal 2008
La banca ha stimato che la crescita economica globale quest'anno sarà la più debole dal 2008, escludendo gli anni di recessione.
Entro il 2027, la crescita del prodotto interno lordo globale dovrebbe attestarsi su una media del 2,5%, il ritmo più lento di qualsiasi decennio dagli anni '60.
Secondo gli esperti, il commercio globale crescerà dell'1,8% nel 2025, in rallentamento rispetto al +3,4% del 2024 e al +5,9% medio degli anni 2000.
Le previsioni fanno riferimento ai dazi in vigore a fine maggio, tra cui quelli Usa del 10% sulle importazioni dalla maggior parte dei Paesi. Sono quindi esclusi da questo calcolo i dazi annunciati da Trump ad aprile e poi rinviati al 9 luglio per consentire i negoziati commerciali.
La banca ha detto che l'inflazione globale dovrebbe raggiungere il 2,9% nel 2025, rimanendo al di sopra dei livelli pre-Covid, visti gli aumenti tariffari e la tensione dei mercati del lavoro.
Analisi Tecnica
La tendenza di fondo si conferma strutturalmente rialzista. La brillante reazione partita dai minimi di inizio aprile ha ricucito il pericoloso strappo ribassista, che aveva portato i valori a sfiorare la soglia discriminante verso 3.240 punti, corrispondente al picco record del 2022.
Operatività. Manteniamo il giudizio positivo di lungo periodo. Scattati gli incrementi di posizione alla prima chiusura sopra 3.650 punti per target finale verso area 4mila. Pronti a rientrare in tendenza alla prima chiusura sopra 4.100 punti per obiettivo di trading verso 4.550 punti. In direzione opposta, sfruttare eventuali correzioni verso 3.650 punti per comprare sulla debolezza.

Come investire sulle borse mondiali tramite gli ETF
L'indice MSCI World rappresenta, per un piccolo risparmiatore, la soluzione migliore per diversificare al massimo grado gli investimenti azionari. Il mercato mette a disposizione strumenti in grado di riflettere l'andamento delle borse globali.
1) ETF Spdr MSCI World Ucits
Isin: IE00BFY0GT14 (SWRD)
Da inizio 2025: -3,4%
L'ETF replica l'andamento dell'indice MSCI World, che a sua volta replica i titoli azionari di 23 Paesi sviluppati di tutto il mondo. Indice di spesa complessiva (TER) pari a 0,12% annuo. L’ETF replica la performance dell’indice sottostante a campionamento, acquistando solo i componenti più importanti dello stesso. I dividendi dell'ETF sono accumulati e reinvestiti nell'ETF. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il documento KID.

Per investire con un approccio socialmente responsabile:
2) ETF Spdr MSCI ACWI Climate Paris Aligned Ucits
Isin: IE00BYTH5370 (AWPA)
Da inizio 2025: -4,0%
L'obiettivo dell'ETF è replicare l'indice MSCI ACWI Climate Paris Aligned. A sua volta l'indice replica titoli azionari di 23 Mercati Sviluppati e di 24 Mercati Emergenti. L'indice ha come obiettivo sovrappesare aziende sulla base di opportunità e rischi associati con il cambiamento climatico. Inoltre, sono prese in considerazione le direttive UE sulla protezione del clima. L'indice di riferimento è il MSCI ACWI. Commissioni totali annue 0,20%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il documento KID.
Per investire su mercati sviluppati + emergenti
3) ETF Spdr Msci Acwi Ucits
Isin: IE00B44Z5B48 (ACWE)
Da inizio 2025: -2,60%
L'obiettivo è seguire l'andamento dei mercati azionari dei mercati sviluppati ed emergenti replicando la performance dell'Indice MSCI ACWI, cercando al contempo di minimizzare il più possibile il tracking error tra la performance dell'ETF e quella dell'indice. Valuta di denominazione USD. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

4) ETF Spdr Msci Acwi Euro Hedged Ucits
Isin: IE00BF1B7389 (EACW)
Da inizio 2025: +3,40%
L'obiettivo dell'ETF è analogo a quello dello strumento precedente con la differenza che il risultato è coperto dal rischio cambio ovvero prende posizione sull'indice senza subire le oscillazioni positive/negative del cross euro/dollaro. Valuta di denominazione è l'EURO. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.