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Goldman Sachs migliora il target sull'S&P500

L'S&P500 ha portato a termine la sesta settimana positiva delle ultime sette

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L'S&P500 ha portato a termine la sesta settimana positiva delle ultime sette con un guadagno dell'1,2%. Venerdì è arrivato anche il nuovo record storico a 6.671 punti.

Il bilancio del 2025 è contrastato: risulta in guadagno del 14% circa se calcolato in dollari, ma quasi in perfetto pareggio (+0,3%) se il risultato viene convertito in euro, data la pesante svalutazione del biglietto verde.

Settembre era partito malissimo, come agosto del resto, mentre gli investitori si interrogavano sulle elevate valutazioni dei titoli legati all'intelligenza artificiale e su una serie di altre incognite, tra cui dazi, tassi di interesse e scenario geostrategico.

Tuttavia, sono bastate tre settimane per ribaltare lo scenario incerto e portare il principale benchmark della borsa americana a ritoccare per sette sedute, fin qui nel corso del mese di settembre, il precedente record.

L'appetito vien mangiando

Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le sue previsioni sull'indice S&P500, affermando che una solida crescita degli utili dovrebbe generare ulteriori guadagni, nonostante le valutazioni rimangano elevate. 

La banca d'affari prevede ora che l'indice raggiunga quota 6.800 entro la fine dell'anno, quota 7.000 nei prossimi sei mesi e quota 7.200 punti nei prossimi 12 mesi, il che implica rendimenti rispettivamente del +2%, +5% e +8% rispetto ai livelli attuali. La revisione riflette l'aggiornamento delle previsioni di rendimento a 3, 6 e 12 mesi da parte di Goldman Sachs.

La crescita degli utili è considerata il fattore chiave. Goldman Sachs prevede che l'utile per azione medio (EPS) dell'S&P500 aumenterà del +7% sia nel 2025 che nel 2026, con gli utili che rappresenteranno la maggior parte del rendimento totale del +14% di quest'anno.

La banca ha affermato che la crescita dell'EPS ha contribuito per il 55% ai rendimenti finora nel 2025, rispetto al 37% derivante dall'espansione delle valutazioni e all'8% dai dividendi.

"Con i tassi di interesse a lungo termine relativamente stabili, gli utili dovrebbero rimanere il principale motore di rialzo del mercato azionario in futuro", hanno affermato gli strateghi guidati da David Kostin in una nota.

L'aggiornamento arriva dopo che la Federal Reserve ha effettuato il suo primo taglio dei tassi dal 2024, abbassando il tasso sui fondi di 25 punti base.

Gli economisti di Goldman Sachs prevedono altri due tagli quest'anno e altri due nel 2026, lasciando il tasso terminale al 3-3,25%.

Sebbene il cambio di politica monetaria abbia contribuito all'espansione delle valutazioni, la banca di Wall Street ritiene che i multipli attuali siano sostanzialmente congrui, con una scarsa probabilità che i rendimenti reali dei titoli del Tesoro decennali scendano ulteriormente senza un deterioramento delle prospettive economiche.

Il posizionamento degli investitori rimane sottopesato, nonostante i massimi storici, con l'indicatore del sentiment di Goldman Sachs a -0,3. La banca ha perciò affermato che questo scenario rafforza la prospettiva di rialzo a breve termine, se il contesto macroeconomico rimane favorevole.

Anche i trend storici rafforzano questa opinione, poiché l'S&P500 ha registrato rendimenti mediani a sei e dodici mesi rispettivamente dell'8% e del 15% nei precedenti cicli di tagli, caratterizzati da una crescita continua.

Goldman Sachs sottolinea che i settori dell'Information Technology e dei Beni di Consumo Discrezionali hanno storicamente registrato performance positive in contesti simili, mentre i titoli ad alta crescita e alta volatilità tendono a sovraperformare.

Nel complesso, Goldman prevede che le azioni statunitensi amplieranno i guadagni, sostenute da una crescita costante, dalla politica accomodante della Fed e dalla dinamica degli utili. "Una Fed accomodante e un'economia in accelerazione nel 2026 dovrebbero consentire al mercato di mantenere il suo multiplo attuale", hanno affermato gli strateghi.

Come investire sull'S&P500

Diverse le opportunità presenti su Borsa Italiana per replicare l'andamento dell'indice S&P500 in ottica speculativa e di lungo termine. 

ETP WisdomTree S&P500 3x Leverage Daily (EUR)
Isin: IE00B7Y34M31 (3USL)

L'ETP WisdomTree S&P500 3x Leverage Daily punta a replicare la performance giornaliera netta dell'indice S&P500 moltiplicata per 3 e aggiustata per i costi inerenti per mantenere la posizione a leva. Leggi il documento KID.

ETP WisdomTree S&P500 3x Short Daily (EUR)
Isin: IE00B8K7KM88 (3USS)
L'ETP WisdomTree S&P500 3x Short Daily punta a replicare la performance giornaliera netta inversa (SHORT) dell'indice S&P500 moltiplicata per 3 e aggiustata per i costi inerenti per mantenere la posizione a leva. Leggi il documento KID.

Il seguente ETF consente di andare al rialzo in ottica di lungo periodo tenendo aperto il rischio cambio euro-dollaro
Spdr S&P 500 Ucits  
Isin: IE00B6YX5C33 (SPY5)
Da inizio 2025: +0,20%

L'ETF punta a replicare l'andamento dell'indice S&P500 e costituisce una opportunità per investire sui titoli statunitensi a larga capitalizzazione con un'alta diversificazione. Commissioni totali annue 0,03%. Valuta di denominazione USD. Quotazione in EURO. Distribuisce un dividendo trimestrale. Leggi il documento KID.

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Il seguente ETF consente di andare al rialzo in ottica di lungo periodo senza leva coprendo il rischio cambio euro-dollaro
Spdr S&P500 Eur Hedged Ucits Etf (Acc)
Isin: IE00BYYW2V44 (SPXE)
Da inizio 2025: +11,50%

L’obiettivo consiste nel replicare il rendimento delle società ad alta capitalizzazione dell'indice S&P500 con la copertura del rischio cambio Euro-Dollaro. Commissioni totali annue 0,05%. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione Euro: le azioni della Categoria EUR Hedged sono emesse in Euro. Leggi il documento KID.  

Per investire sulle azioni dell'S&P500 meno volatili. 
Spdr S&P500 Low Volatility Ucits 
Isin IE00B802KR88 (LOWV)

Da inizio 2025: -7,50%

L'ETF punta a ridurre il profilo di rischio replicando il rendimento dell'indice S&P500 Low Volatility ovvero delle grandi società statunitensi che hanno evidenziato storicamente una bassa volatilità. A sua volta, l'indice S&P500 Low Volatility misura il rendimento delle 100 azioni meno volatili che compongono l'Indice S&P500. La volatilità si misura in base alla deviazione standard dei rendimenti dei prezzi giornalieri di un titolo nei precedenti 252 giorni di negoziazione. Valuta di denominazione USD. Non distribuisce un dividendo. Commissioni totali annue 0,35%. McDonald's e Coca Cola sono le due azioni più pesanti. Leggi il Documento KID.

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