Avanti tutta a WallStreet con il riacquisto di azioni proprie
Lo scorso mese il valore dei riacquisti annunciati dalle società USA ha raggiunto la quota quasi record di 233,8 miliardi di dollari: solo una volta in circa quarant’anni si è andati oltre

Aprile, boom di buy back
Con il rientrare delle tensioni sui dazi di Trump, le aziende statunitensi accelerano sul riacquisto delle proprie azioni.
Lo scorso mese il valore dei riacquisti annunciati ha raggiunto la quota quasi record di 233,8 miliardi di dollari: solo una volta in circa quarant’anni si è andati oltre. La scorsa settimana, gli annunci di riacquisto da parte delle società dell'S&P500 hanno registrato un'impennata di 119 miliardi di dollari.
Deutsche Bank usa una metodologia di calcolo diversa ma il risultato, a livello di tendenza, non cambia di molto: gli annunci di riacquisto hanno superato i 500 miliardi di dollari negli ultimi tre mesi. Da inizio anno siamo ben oltre quota seicento miliardi.
Pesi massimi aziendali come Apple, Visa, Wells Fargo, Delta Air Lines e 3M, in occasione della pubblicazione dei dati del trimestre, hanno rinnovato o avviato o loro programmi.
"Si tratta di un'immensa quantità di polvere secca", in grado di aiutare a sostenere l’azionario, ha dichiarato Brian Reynolds, chief market strategist di Reynolds Strategy.
L'indice S&P500, salito ieri sera a 5.630 punti, si sta allentando velocemente dai minimi di 4.800 punti toccati il 7 di aprile, con tutti questi annunci di riacquisto, è meno probabile, secondo Reynold, un ritorno sotto quota 5.000 punti.
Altri riacquisti in arrivo
Secondo Vishal Vivek, stratega del trading azionario di Citigroup, un aggregato di società che corrisponde all'80% stimato della capitalizzazione di mercato dell'S&P 500, uscirà a giorni dal periodo di black out precedente la pubblicazione degli utili. Di conseguenza, i flussi di riacquisto dovrebbero aumentare. Birinyi, parte dell'oscillazione tra i livelli di riacquisto di marzo e aprile è probabilmente dovuta a questo periodo di silenzio prescritto dalla SEC, poiché marzo tende a essere un mese più debole, per i riacquisti, rispetto ad aprile.
Nel frattempo, partono grandi piani di riacquisto da parte di alcune società che non ne avevano annunciato da tempo, come Goldman Sachs, Wells Fargo e Visa.
Ripartenza dopo la pausa di marzo
Il boom di aprile arriva dopo un marzo depresso, con i top manager intimoriti dalle dichiarazioni di avvio della guerra commerciale in arrivo dalla Casa Bianca: l’aspettativa di una lunga fase di incertezza aveva spinto tante società a privilegiare la linea della cautela.
La propensione al rischio è aumentata ma la fiducia resta moderata, se non bassa. Infatti, l’acquisto delle proprie azioni è anche una rinuncia agli investimenti nello sviluppo del business, una scelta che denota mancanza di certezze sul futuro.
“C’è vantaggio ad avere un programma di riacquisto approvato in questo ambiente, perché se la volatilità dovesse alzarsi, la società potrebbe ritirare opportunisticamente le proprie azioni, sostenendo i prezzi”, ha detto a Bloomberg, Michael O'Rourke, chief market strategist di Jones Trading.
Analisi tecnica Indice dei Magnifici sette
L'indice dei Magnifici Sette (19.427 punti) ha raggiunto in area 16.500/16mila punti una soglia discriminante di estremo interesse per attivare acquisti sulla debolezza in ottica di trading e di lungo periodo. Operatività. Sfruttare correzioni nell'ordine del -10% per comprare sulla debolezza. Pronti a incrementare sulla forza al superamento di area 19.600 punti. Target in direzione dei top assoluti a 23.715 punti.

Analisi Tecnica Nasdaq 100
Il trend di fondo conferma una configurazione rialzista, sebbene sia in corso una fase di aggiustamento estremamente volatile. Allerta solo in caso di discesa sotto area 16.780 punti. Inversione del trend rialzista sotto 15.500/15mila punti. Operatività. Confermiamo la view positiva di lungo periodo. Discese verso area 17mila punti hanno favorito gli acquisti sulla debolezza. Scattati gli incrementi di posizione alla prima chiusura sopra 18.000 punti. Primo target raggiunto verso 20mila punti. Traguardo finale a 24mila punti.

Per impostare strategie speculative di breve periodo o strategie di lungo periodo sono disponibili i seguenti ETF:
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Leverage Daily
Isin: IE00BLRPRL42 (QQQ3)
L'ETP mira a replicare la prestazione dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Short Daily
Isin: IE00BLRPRJ20 (QQQS)
L'ETP mira a replicare la prestazione inversa dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.
ETF Axa Nasdaq 100 Ucits (Usd)
Isin: IE000QDFFK00 (ANAU)
Da inizio 2025: -13,0%
L’obiettivo di investimento del Fondo consiste nel replicare l'indice di riferimento NASDAQ 100, dedotte commissioni, spese e costi di transazione. L'indice NASDAQ 100 é composto dai 100 principali titoli azionari tecnologici quotati al Nasdaq pesati secondo la loro capitalizzazione di Borsa. Non contiene titoli di società finanziarie. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Replica fisica completa. Commissioni totali annue (TER) 0,14%. Leggi il documento KID.

ETF SPDR S&P U.S. Technology Select Sector UCITS
Isin IE00BWBXM948 (SXLK)
Da inizio 2025: -16,0%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance delle società più importanti del settore Information Technology e Telecommunication appartenenti all'indice S&P500. A questo scopo replica quanto più possibile l'indice S&P Technology Select Sector. Ai primi cinque posti in termini di peso percentuale troviamo nomi notissimi del mondo tecnologico Usa e mondiale. Non distribuisce dividendi. Commissioni totali annue 0,15%. Leggi il documento KID.
