Borse emergenti sui massimi da settembre 2024, pronte ad accelerare
Corea del Sud +17%, Brasile +14%, Hong Kong +7% sono stati finora i maggiori contributori, mentre Cina -9%, Taiwan -6% e India -4% hanno frenato lo slancio

Borse dell'Asia Pacifico in rialzo corale nella prima seduta della settimana.
Borse della Cina. Indice Hang Seng di Hong Kong +0,9%. CSI 300 +0,2%. Taiex di Taipei +0,7%. Cina e Stati Uniti torneranno a parlarsi oggi, lunedì 9 giugno, sul tema dei dazi. La seconda economia del pianeta resta in deflazione a maggio, è il quarto mese di fila. Secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica, i prezzi al consumo hanno accusato un calo dello 0,1% su base annua, mantenendo lo stesso passo per tre mesi consecutivi, a fronte di stime pari a -0,2%.
Corea del Sud: il Kospi del mercato azionario di Seul è in rialzo dell’1,6%, quarta seduta consecutiva in positivo e nuovo massimo dalla scorsa estate.
India. Indice BSE Sensex di Mumbai +0,4%. La delegazione commerciale statunitense per i negoziati sui dazi ha prolungato il proprio soggiorno in India, segno che i colloqui stanno procedendo in vista della scadenza di luglio. Gli alti funzionari della Casa Bianca dovrebbero restare a Nuova Delhi fino a domani: nelle prossime ore ci dovrebbero essere altri incontri tra gli inviati del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti e il Ministero del Commercio Indiano. In precedenza, il ministro del Commercio indiano Piyush Goyal, aveva descritto il suo incontro con il suo omologo statunitense, Howard Lutnick, con il termine, ”costruttivo”.
Cina e Stati Uniti tornano a parlarsi
"Sono lieto di annunciare che il segretario al Tesoro Scott Bessent, il segretario al Commercio Howard Lutnick e il rappresentante per il commercio Jamieson Greer, si incontreranno a Londra lunedì 9 giugno 2025 con i rappresentanti della Cina per un accordo commerciale". Lo ha annunciato venerdì sera Donald Trump su Truth, assicurando che “l'incontro avrà un esito molto positivo”.
Nel corso del fine settimana è emerso che la Cina ha concesso licenze di esportazione temporanee ai fornitori di terre rare delle tre principali case automobilistiche statunitensi, una mossa che dovrebbe rimettere in moto le catene di approvvigionamento. Almeno alcune delle licenze sono valide per sei mesi.
L’indice MSCI Emerging Markets guadagna lo 0,7% e si porta in prossimità dei massimi di medio periodo toccati nel settembre del 2024 a 1.182 punti.
Da inizio 2025 +10% vs +5,6% dell'indice Msci World, dominato dal peso specifico di Wall Street. Corea del Sud +17%, Brasile +14%, Hong Kong +7% sono stati finora i maggiori contributori, mentre Cina -9%, Taiwan -6% e India -4% hanno frenato lo slancio. Il livello raggiunto ha una notevole importanza anche dal punto di vista grafico, come spiegheremo più avanti.
Cosa potrebbe favorire questo evento?
A nostro giudizio i trigger principali sono due: 1) una soluzione rapida delle diatribe sui commerci degli Stati Uniti nei confronti di Cina e India, i due paesi con il maggiore peso specifico dell'area emergente; 2) un dollaro tendenzialmente debole, che favorisce l'afflusso sui mercati emergenti.
Quadro grafico MSCI Emerging Markets
Il trend è impostato da circa due anni all'interno di un canale lievemente crescente, come sotto evidenziato. I primi segnali di riequilibrio sono giunti con la ripresa stabile di quota 1.000 punti. La violazione di area 1.200 punti proietterebbe obiettivi intorno a 1.400/1.500 punti. Operatività. Confermiamo la view positiva. La prima chiusura sopra 1.200 punti favorirà altri acquisti per target finale in area 1.450 punti (upside +20%). Sfruttare le flessioni verso 1.050/1.000 punti per comprare sulla debolezza. Peggioramento del quadro di fondo ed eventuale stop loss in caso di cedimento di area 1.000 punti.

Per puntare sulle prospettive di crescita degli Emergenti si possono utilizzare i tre seguenti strumenti, il primo è più speculativo e da utilizzare in spazi temporali brevi:
1) WisdomTree Emerging Markets 3x Leverage Daily (EUR)
Isin: IE00BYTYHN28 (3EML)
Da inizio 2025: +12,0%
L’ETP offre un rendimento complessivo costituito da una performance giornaliera tripla (3x) rispetto all’andamento dell’indice Emerging Equities Rolling Futures Index, che replica i contratti future Front Quarter e Second Quarter del mini MSCI Emerging Markets Index, più il reddito da interessi maturato sull’importo collateralizzato. Per esempio se l'indice aumentasse del 1%, l'ETP aumenterebbe del 3% escludendo le commissioni. Se l'indice scendesse del 1% l'ETP scenderebbe del 3% escludendo le commissioni. Questo ETP si rivolge quindi a chi ha una visione fortemente rialzista sulle principali Borse emergenti. Valuta di denominazione Dollaro Usa. Commissioni totali annue da prospetto. Leggi il documento KID.
2) SPDR - MSCI Emerging Markets Ucits (Eur)
Isin: IE00B469F816 (EMRG)
Da inizio 2025: +2,0%
L'ETF mira a replicare la performance dell'indice MSCI Emerging Markets il più fedelmente possibile. La valuta di riferimento è il dollaro USA per cui risente delle oscillazioni del cross Eu/Usd. L'ETF investe in titoli fisici e non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione Dollaro Usa. Commissioni totali annue 0,18%. Leggi il documento KID.

3) SPDR - S&P Emerging Markets Dividend Aristocrats Ucits
Isin: IE00B6YX5B26 (EMDV)
Da inizio 2025: +2,50%
L'ETF mira a replicare l'andamento dell'indice S&P Emerging Markets High Yield Dividend Aristocrat NR USD ovvero riprodurre il rendimento dei titoli ad alto rendimento nei mercati azionari dei paesi emergenti. La valuta di denominazione è il dollaro USA per cui risente delle oscillazioni del cross Eu/Usd. L'ETF investe in titoli fisici. Commissioni totali annue 0,55%. Dividendo semestrale. Yield circa 4,0% su base annua. Leggi il documento KID.