COMUNICAZIONE DI MARKETING

Borse Emergenti ai massimi dal Febbraio 2022 con la spinta di Seul

L'indice MSCI Emerging Markets è cresciuto del +12,7% da inizio anno vs +6,7% dell'indice MSCI World, dove Wall Street da sola incide per oltre il 70%

hong kong websim 2

L'indice MSCI Emerging Markets (1.212 punti) ha chiuso martedì in rialzo del +2,5%, miglior seduta da due mesi e mezzo, riportandosi oltre la soglia discriminante dei 1.200 punti che restava inviolata dal febbraio 2022.

Il contributo principale all'ultima spallata è arrivato dalla borsa coreana, balzata stanotte sui nuovi massimi dal settembre 2021 per una performance del 2025 intorno al +25%, the best of the World.

L'indice MSCI Emerging Markets è cresciuto del +12,7% da inizio anno vs +6,7% dell'indice MSCI World ... che per la cronaca ieri sera ha aggiornato il suo record storico chiudendo a 3.957 punti! Ricordiamo che Wall Street da sola incide per oltre il 70% dell'intero valore dell'MSCI World.

Meno Wall Street nei Portafogli Globali

Prosegue il riequilibrio nell'allocazione globale del capitale, che vede un allontanamento dagli asset statunitensi a favore di Europa e Emergenti. 

La debolezza del dollaro statunitense fornisce un supporto significativo a questo movimento e i mercati emergenti sono sempre più posizionati per beneficiare di questo riequilibrio nei flussi di portafoglio globali.

Il mondo è ancora sovraesposto agli asset statunitensi. Dalla crisi finanziaria globale del 2008, l'allocazione di asset statunitensi nei portafogli di investimento globali è aumentata rapidamente, raggiungendo livelli estremi.

Sebbene questa tendenza sia stata riconosciuta da tempo come insostenibile, una combinazione di fattori chiave ha continuato a rafforzarla. Tra questi, gli ampi deficit fiscali nel periodo post-Covid, la persistente debolezza della crescita dell'Eurozona, il predominio del settore tecnologico statunitense e un periodo prolungato di tassi di interesse elevati negli Stati Uniti.

Queste dinamiche hanno spinto al rialzo le azioni statunitensi e rafforzato il dollaro, nonostante l'ampliamento del deficit statunitense.

Fino ad ora, non è emerso alcun chiaro catalizzatore in grado di invertire la tendenza al predominio statunitense, ma le incertezze della guerra commerciale e le nebulose prospettive della politica monetaria della FED potrebbero favorire  una rotazione dagli asset statunitensi agli asset emergenti, dati i loro solidi fondamentali e le valutazioni interessanti.

A differenza delle vulnerabilità che affliggono gli Stati Uniti, molte economie emergenti sono solide. Presentano saldi esterni sani, livelli di debito gestibili, tassi di interesse reali elevati e valute sottovalutate.

Questo ribilanciamento dei portafogli a favore dei mercati emergenti sarà probabilmente trainato sia dai rimpatri degli investitori locali sia dalle riallocazioni degli investitori stranieri dopo diversi anni di pesante sotto-investimento.

Con l'era del predominio statunitense al suo apice, i mercati emergenti sono destinati a beneficiare significativamente di questa transizione e gli investitori potrebbero dover rivalutare le proprie strategie di portafoglio per allinearle all'evoluzione del panorama degli investimenti globali.

Quadro grafico MSCI Emerging Markets

Il trend è impostato da circa due anni all'interno di un canale lievemente crescente, come sotto evidenziato. I primi segnali di riequilibrio sono giunti con la ripresa stabile di quota 1.000 punti. La violazione di area 1.200 punti proietterebbe obiettivi intorno a 1.400/1.500 punti. 

Operatività. Confermiamo la view positiva. La prima chiusura sopra 1.200 punti (confermata a fine settimana) favorirà altri acquisti per target finale in area 1.450 punti (upside +20%). Sfruttare le flessioni verso 1.050/1.000 punti per comprare sulla debolezza. Peggioramento del quadro di fondo ed eventuale stop loss in caso di cedimento di area 1.000 punti.

2506em Websim

Per puntare sulle prospettive di crescita degli Emergenti si possono utilizzare i tre seguenti strumenti, il primo è più speculativo e da utilizzare in spazi temporali brevi:

1) WisdomTree Emerging Markets 3x Leverage Daily (EUR) 
Isin: IE00BYTYHN28 (3EML)

Da inizio 2025: +20,0%
L’ETP offre un rendimento complessivo costituito da una performance giornaliera tripla (3x) rispetto all’andamento dell’indice Emerging Equities Rolling Futures Index, che replica i contratti future Front Quarter e Second Quarter del mini MSCI Emerging Markets Index, più il reddito da interessi maturato sull’importo collateralizzato. Per esempio se l'indice aumentasse del 1%, l'ETP aumenterebbe del 3% escludendo le commissioni. Se l'indice scendesse del 1% l'ETP scenderebbe del 3% escludendo le commissioni. Questo ETP si rivolge quindi a chi ha una visione fortemente rialzista sulle principali Borse emergenti. Valuta di denominazione Dollaro Usa. Commissioni totali annue da prospetto. Leggi il documento KID.

2) SPDR - MSCI Emerging Markets Ucits (Eur)
Isin: IE00B469F816 (EMRG)
Da inizio 2025: +3,30%
L'ETF mira a replicare la performance dell'indice MSCI Emerging Markets il più fedelmente possibile. La valuta di riferimento è il dollaro USA per cui risente delle oscillazioni del cross Eu/Usd. L'ETF investe in titoli fisici e non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione Dollaro Usa. Commissioni totali annue 0,18%. Leggi il documento KID.

3103em3 WebSim

3) SPDR - S&P Emerging Markets Dividend Aristocrats Ucits 
Isin: IE00B6YX5B26 (EMDV)
Da inizio 2025: +3,0%
L'ETF mira a replicare l'andamento dell'indice S&P Emerging Markets High Yield Dividend Aristocrat NR USD ovvero riprodurre il rendimento dei titoli ad alto rendimento nei mercati azionari dei paesi emergenti. La valuta di denominazione è il dollaro USA per cui risente delle oscillazioni del cross Eu/Usd. L'ETF investe in titoli fisici. Commissioni totali annue 0,55%. Dividendo semestrale. Yield circa 4,0% su base annua. Leggi il documento KID. 

COMUNICAZIONE DI MARKETING

Mauro Vicini

Co-Fondatore Websim ed Analista Finanziario