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Accordo Usa/Ue raggiunto su dazi al 15%, con qualche eccezione

L’accordo consente di evitare un ulteriore periodo di incertezza per il mercato ed è stato raggiunto poco prima della scadenza del 1 agosto che prevedeva dazi al 30%

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Le Borse europee sono toniche all'indomani dell'accordo Usa/UE, grazie allo slancio di Tech, Real Estate, Banche e Farmaceutici. 

I contenuti dell'accordo

E’ stato trovato ieri un accordo tra USA e UE con dazi base al 15% per l’export da Europa verso USA che si applicano a pressoché tutti i settori merceologici incluso quello delle auto, mentre rimangono dazi specifici per acciaio e alluminio.

L’accordo dovrebbe inoltre includere dazi reciproci a zero per alcune categorie.

Settori esclusi dai nuovi dazi: aerospazio (aerei e componenti), alcune chimiche, farmaci generici, equipaggiamenti semiconduttori, alcune categorie di agricolo, materie prime critiche/risorse naturali. Acciaio e alluminio: confermate le tariffe autonome (50%).

Non è ancora stata presa una decisione definitiva sulle tariffe per il settore degli alcolici (vino, superalcolici), che resta in sospeso e sarà oggetto di ulteriore negoziazione nei prossimi giorni.

Nell’ambito dell’accordo l’UE si impegna inoltre a investimenti in energia USA per 750 mld di dollari e altri investimenti per 600 mld.

Impegni principali:

Acquisto di energia dagli Stati Uniti per 750 mld: L’UE si è impegnata ad acquistare energia statunitense (principalmente GNL, petrolio e combustibili nucleari) per un controvalore di 750 mld nei prossimi tre anni.

L’UE ha accettato di acquistare una “quantità significativa” di armamenti e tecnologie per la difesa americane; la cifra esatta non è stata pubblicizzata, ma è ricompresa nella quota degli acquisti energetici e rientra tra gli impegni dichiarati dalle autorità USA e UE.

Investimenti diretti della UE in USA per 600 mld: L’Unione si è impegnata a investire negli USA altri 600 mld, incrementando così il volume degli investimenti europei rispetto ai livelli attuali. Si tratta principalmente di investimenti pubblici e privati in progetti industriali, infrastrutturali, tecnologici e manifatturieri di comune interesse strategico.

Nostro commento 

Dopo quello raggiunto con il Giappone al 15% lo scenario di un accordo su termini simili era ormai atteso e scontato dal mercato.

L’accordo consente di evitare un ulteriore periodo di incertezza per il mercato ed è stato raggiunto poco prima della scadenza del 1 agosto che prevedeva dazi al 30%.

Tuttavia l’impatto per l’economia italiana e le società esportatrici rimane importante.

Le esportazioni complessive verso gli USA sono pari a 65 mld di dollari.

Settore Auto: a nostro avviso tra i maggiori beneficiari titoli come Brembo, Pirelli e Ferrari mentre per Stellantis i benefici diretti sono marginali e conterà soprattutto se seguiranno accordi più favorevoli con Messico e Canada. Impatto positivo, rispetto allo scenario di dazi al 25%, anche per gli esportatori tedeschi. Il livello di dazi rimane tuttavia un problema anche a questi livelli. 

Settore lusso: le aziende del lusso dovrebbero riuscire, con rialzi prezzi intorno al mid-single digit, a proteggere la marginalità, dato che il dazio si applica al prezzo di importazione. Considerando anche l'effetto cambio (non più coperto da hedging sul 2026) è possibile immaginare a tendere una pressione sulla profittabilità, se la domanda di mercato - per il momento ancora volatile - non consentirà ulteriori manovre sui prezzi.

Settore pharma: l'accordo, se conferma l'esclusione dei soli farmaci generici, non porta benefici significativi per le società farmaceutiche quotate. Possibili impatti indiretti su catene di fornitura di materie prime chimiche o packaging farmaceutico (es. vetro, alluminio, plastica specializzata), che potrebbero aumentare i costi per la produzione e distribuzione di farmaci, anche se marginalmente. Su Recordati esposizione mercato USA è solo farmaci rari e quindi impatto dei dazi è atteso trascurabile, rare disease godono di pricing premium e margini elevati, che compenserebbero anche eventuali aumenti marginali di costo.

Settore beverage: attendiamo di sapere quali saranno gli accordi specifici per il settore ancora in fase di negoziazione.

Analisi tecnica indice Stoxx Europe 600

Lo STOXX Europe 600 è un indice azionario che rappresenta 600 delle maggiori società quotate in 17 paesi europei, offrendo una panoramica completa del mercato azionario europeo. Comprende Paesi che non adottano l'euro come Danimarca, Norvegia, Regno Unito, Svezia e Svizzera. 

Il trend dell'indice Stoxx Europe 600 si conferma saldamente rialzista a partire dai minimi pandemici del 2020. Sostegno discriminante collocato in area 507 punti e poco più sotto, in area 470 punti, dove transita la parte mediana del canale indicato. Una chiusura mensile sopra il record di marzo fornirebbe un ulteriore segnale di spinta con un obiettivo finale intorno a 600 punti.

Operatività. Confermiamo la view positiva. Pronti a incrementare alla prima chiusura sopra 560 punti per target finale verso 600 punti. In direzione opposta, sfruttare i pull back verso 500/480 punti per comprare sulla debolezza. Stop loss alla prima chiusura sotto 470 punti.

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Investire in ottica speculativa

I due seguenti ETP consentono di investire LONG/SHORT in ottica speculativa soltanto sulle principali blue chip della zona euro:  

WisdomTree EuroStoxx50® 3x Daily Leveraged
Isin: IE00B7SD4R47 (3EUL)

L'ETP mira a replicare la performance dell'EuroStoxx® 50 Daily Leverage 3 EUR Net Return Index, che a sua volta mira a replicare la performance giornaliera dell'indice EURO STOXX® 50 EUR moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni con leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.

WisdomTree EuroStoxx50® 3x Daily Short
Isin: IE00B8JF9153 (3EUS)
 
L'ETP mira a replicare la performance inversa dell'EuroStoxx® 50 Daily Leverage 3 EUR Net Return Index, che a sua volta mira a replicare la performance giornaliera inversa dell'indice EURO STOXX® 50 EUR moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni con leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.

Come replicare l'indice Stoxx Europe 600 

ETF Amundi Stoxx Europe 600 Ucits - Acc
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Da inizio 2025: +11,6%

L'Etf replica l'indice Stoxx® Europe 600, che a sua volta raggruppa le 600 più grandi società europee. La replica è totalmente fisica ovvero si acquistano tutti i componenti dello stesso. Valuta di denominazione Euro. Non distribuisce dividendo. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,07% annuo. Leggi il documento KID. 

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Sfruttare le opportunità della transizione climatica

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Punta a replicare passivamente, con replica fisica totale (acquistando tutti i componenti dello stesso) l’MSCI Europe Climate Paris Aligned Index, che ha come obiettivo sovrappesare le aziende sulla base di opportunità e rischi associati con il cambiamento climatico. Inoltre, sono prese in considerazione le direttive UE sulla protezione del clima. Non distribuisce dividendi: sono accumulati e reinvestiti nell'ETF. Valuta di denominazione Euro. Commissioni totali 0,14% annuo. Leggi il documento KID.

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