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Morgan Stanley: ripresa delle Borse Emergenti dell'Asia nel 2026

L'India rimane il principale "sovrappeso" grazie alla stabilità economica, alla continuità politica e alla crescita prevista degli utili del 14% nell'anno fiscale 2026 

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Morgan Stanley ha espresso cautela sulle prospettive a breve termine per l'Asia e le azioni dei mercati emergenti, citando la persistente incertezza sui dazi e il rallentamento degli utili, ma prevede un miglioramento delle condizioni nel 2026 grazie all'indebolimento del dollaro USA e al calo dei tassi di interesse globali.

Gli economisti di Morgan Stanley prevedono un rallentamento della crescita del PIL asiatico di 90 punti base dal quarto trimestre 2024 al quarto trimestre 2025 a causa delle tensioni commerciali e del rallentamento della crescita statunitense.

Sebbene le recenti sospensioni dei dazi tra Stati Uniti e Cina abbiano contribuito ad alleviare le tensioni sui mercati, l'incertezza persiste e continua a pesare sulla fiducia delle imprese e sulla spesa in conto capitale, affermano gli analisti.

Morgan Stanley prevede che la Federal Reserve manterrà i tassi stabili fino al 2025, con tagli a partire da marzo 2026.

Al contrario, si prevede che la maggior parte delle banche centrali asiatiche allenterà la politica monetaria a fronte di un'inflazione contenuta e di valute regionali più forti.

Il broker privilegia mercati trainati dalla domanda interna come India, Singapore e Brasile, mantenendo al contempo una posizione neutrale sulla Cina e di cautela su Corea e Taiwan a causa dei rischi legati alle esportazioni.

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L'India rimane il principale "sovrappeso", sostenuta dalla stabilità macroeconomica, dalla continuità politica e da una crescita prevista degli utili del 14% nell'anno fiscale 2026 e del 16% nell'anno fiscale 2027.

Il Brasile è stato portato a "sovrappeso" grazie all'elevato ritorno sul capitale proprio (ROE), alle valutazioni interessanti e al sostegno di un dollaro statunitense più debole, hanno affermato gli analisti.

La Cina resta "equal weight". Morgan Stanley privilegia i leader tecnologici e industriali a grande capitalizzazione, ma intravede rischi persistenti derivanti dalla deflazione, dalla debolezza della domanda esterna e dall'incertezza politica.

Corea e Taiwan rimangono "sottopeso", in attesa di chiarezza sui dazi e sulle pressioni specifiche del settore dei semiconduttori e dell'hardware, secondo Morgan Stanley.

Quadro grafico MSCI Emerging Markets

L'indice è cresciuto del +9,2% da inizio 2025. Il trend è impostato da circa due anni all'interno di un canale lievemente crescente, come sotto evidenziato. I primi segnali di riequilibrio sono giunti con la ripresa stabile di quota 1.000 punti. La violazione di area 1.200 punti proietterebbe obiettivi intorno a 1.400/1.500 punti. 

Operatività. Confermiamo la view positiva. Sfruttare le flessioni verso 1.050/1.000 punti per comprare sulla debolezza. La prima chiusura sopra 1.200 punti favorirà altri acquisti per target finale in area 1.450 punti. Peggioramento del quadro di fondo ed eventuale stop loss in caso di cedimento di area 1.000 punti.

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Per puntare sulle prospettive di crescita degli Emergenti si possono utilizzare i tre seguenti strumenti, il primo è concentrato sulla borsa dell'India.

1) Franklin Ftse India Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQZ17 (FLXI)
Da inizio 2025: -5,6%

Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa indiana tramite l'Indice FTSE India 30/18 Capped. Quotato nel giugno 2019. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,19%. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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2) SPDR - MSCI Emerging Markets Ucits (Eur)
Isin: IE00B469F816 (EMRG)
Da inizio 2025: +2,0%
L'ETF mira a replicare la performance dell'indice MSCI Emerging Markets il più fedelmente possibile. La valuta di riferimento è il dollaro USA per cui risente delle oscillazioni del cross Eu/Usd. L'ETF investe in titoli fisici e non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione Dollaro Usa. Commissioni totali annue 0,18%. Leggi il documento KID.

 

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3) SPDR - S&P Emerging Markets Dividend Aristocrats Ucits 
Isin: IE00B6YX5B26 (EMDV)
Da inizio 2025: +1,50%
L'ETF mira a replicare l'andamento dell'indice S&P Emerging Markets High Yield Dividend Aristocrat NR USD ovvero riprodurre il rendimento dei titoli ad alto rendimento nei mercati azionari dei paesi emergenti. La valuta di denominazione è il dollaro USA per cui risente delle oscillazioni del cross Eu/Usd. L'ETF investe in titoli fisici. Commissioni totali annue 0,55%. Dividendo semestrale. Yield circa 4,0% su base annua. Leggi il documento KID. 

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