Il prezzo di Bitcoin brucia 12mila dollari in tre giorni
$TRUMP, una memecoin lanciata dal presidente a gennaio, è scivolata di oltre il -15% al minimo storico di 16,349 dollari.

Fatto
Un vero e proprio tsunami ha colpito le criptovalute nelle ultime due sedute. Bitcoin stamattina perde il -3,5%, ampliando il -4,5% di domenica, con la quotazione scivolata sui minimi da metà gennaio e soprattutto in prossimità della delicata soglia discriminante rappresentata dalla media mobile a 100 gg (93.830 usd).
La partenza dei dazi ha minato la "voglia di rischio", provocando un'ondata di liquidazioni, che oscillerebbero intorno ai 555 milioni di dollari per l'esattezza, secondo i calcoli di CoinGlass.
Gran parte delle vendite sarebbe collegata alla chiusura di "posizioni lunghe".
Solo 68 milioni deriverebbero dall'attivazione di "posizioni corte" ovvero che giocano sul prossimo ribasso di Bitcoin.
$TRUMP, una memecoin lanciata dal presidente a gennaio, è scivolata di oltre il -15% al minimo storico di 16,349 dollari.
All'improvviso, i dazi di Trump hanno compensato la prospettiva di normative più amichevoli sulle criptovalute sotto il 47° Presidente. Il suo recente ordine esecutivo che richiedeva un quadro normativo sulle criptovalute ha anche suscitato poco entusiasmo nei mercati.
I dazi commerciali di Trump hanno innescato un ampio movimento di avversione al rischio nei mercati finanziari globali, spingendo il dollaro al picco da quasi due anni.
Gli analisti hanno avvertito che i dazi di Trump potrebbero far salire l'inflazione e danneggiare la crescita economica degli Stati Uniti, riducendo al contempo la prospettiva di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.
Effetto
Analisi Tecnica Bitcoin. L'area dei top assoluti verso 100mila/109mila usd continua a fare da barriera discriminante nei confronti di ulteriori allung…
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