I re dell'energia pulita implorano Trump di non lasciarli a secco

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I capi delle aziende statunitensi di energia pulita si recheranno mercoledì a Capitol Hill per esortare i legislatori repubblicani a non eliminare i redditizi crediti d'imposta contenuti nella storica legge sui cambiamenti climatici dell'ex presidente Joe Biden.

Centinaia di rappresentanti di aziende nei settori dell'energia solare, eolica e di altre energie rinnovabili incontreranno membri del Congresso di entrambi i partiti per promuovere il loro ruolo nella creazione di posti di lavoro e investimenti, nella riduzione dei costi dell'elettricità e nel soddisfare la crescente domanda di energia dai data center.

Le aree repubblicane hanno beneficiato dell'Inflation Reduction Act dell'amministrazione Biden sin dalla sua promulgazione nel 2022, con oltre la metà dei progetti annunciati di produzione di energia pulita, batterie e veicoli situati nei distretti congressuali repubblicani.

Nonostante ciò, il settore dell'energia pulita è in stato di massima allerta dall'elezione del presidente Donald Trump, i cui primi ordini esecutivi hanno dato priorità alla produzione di combustibili fossili negli Stati Uniti, hanno sospeso i progetti eolici federali e congelato i finanziamenti per i progetti di energia pulita da due leggi dell'era Biden.

Trump ha puntato a ridimensionare l'IRA, che contiene miliardi di crediti d'imposta per sostenere l'espansione di progetti di energia pulita.

Alcuni repubblicani hanno presentato una legge per abrogare parti del disegno di legge, sebbene più di una dozzina di membri repubblicani della Camera abbiano esortato la dirigenza del partito a proteggere i redditizi crediti d'imposta che avvantaggiano i loro distretti.

Il Congresso guidato dai repubblicani potrebbe implementare una misura legislativa nota come riconciliazione per evitare di fare affidamento sui voti democratici. Biden ha usato la stessa tattica per approvare l'IRA.

I gruppi di lobbying includono la Solar Energy Industries Association dell'industria solare, il gruppo eolico offshore Oceantic e l'U.S. Green Building Council, tra gli altri.

Si prevede che l'industria incontrerà diversi repubblicani che hanno firmato una lettera al presidente della Camera, Mike Johnson, l'anno scorso esprimendo sostegno ai crediti d'imposta che hanno stimolato gli investimenti in progetti e fabbriche. La lettera è stata guidata dal rappresentante Andrew Garbarino di New York.

Oltre 1.800 aziende hanno anche firmato lettere ai legislatori esortandoli a preservare gli incentivi critici. Tra questi rientrano lo sviluppatore francese di progetti di energia pulita EDF Renewables, la società di energia solare residenziale Sunnova e il produttore di pannelli solari Qcells, una divisione della coreana Hanwha.

"Le aziende hanno fatto affidamento su queste politiche fiscali per pianificare investimenti, assumere lavoratori e modificare le loro linee di prodotto", hanno scritto decine di aziende in una lettera alla dirigenza del Congresso.

"I leader aziendali hanno riconosciuto che l'abrogazione porterà molti a eliminare personale o a trasferire completamente la loro attività all'estero".

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