GREEN BOND - Intesa SanPaolo fa il pieno anche con la terza emissione da inizio 2023

IntesaSanpaolo ha collocato con successo un’emissione Green Bond dual tranche in euro per un ammontare congiunto di 2,25 miliardi, raccogliendo ordini complessivi per circa 5 miliardi. Rendimenti in calo rispetto alle indicazioni iniziali

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Fatto

IntesaSanpaolo ha collocato con successo un’emissione Green Bond dual tranche in euro per un ammontare congiunto di 2,25 miliardi, raccogliendo ordini complessivi per circa 5 miliardi.

Per Intesa Sanpaolo si tratta della terza operazione in formato green nel 2023. L’emissione è destinata a finanziare o rifinanziare tutte le categorie green descritte nel Green, Social and Sustainability Bond Framework di Intesa Sanpaolo.

I dettagli dell’emissione:

un Green Bond Senior Preferred a 3 anni per un ammontare nominale di 1 mld ad un livello pari a mid swap +90 bps, cedola del 4% e data valuta 19 maggio 2023;

un Green Bond Senior Preferred a 7 anni per un ammontare nominale di 1,25 mld ad un livello pari a mid swap + 195 bps, cedola del 4,875% e data valuta 19 maggio 2023;

Ordini finali intorno a 2 miliardi per la tranche a breve hanno permesso un restringimento di 25 punti base rispetto all’indicazione iniziale di spread (pari a MS+ 115 punti base area). Per la tranche a 7 anni, ordini per quasi 3 miliardi hanno reso possibile un restringimento di 25 punti base rispetto allo spread iniziale (pari a MS+220 punti base area).

Il libro ordini si è dimostrato molto granulare e ha visto la partecipazione per circa l’83% di investitori dedicati al comparto ESG.

Nel dettaglio, per la tranche a 3 anni sono stati più di 176 gli investitori, così suddivisi:
78% Fund Managers
11% Banks e Private Banks
5% Hedged Funds
2% Assicurazioni e Fondi Pensione
La distribuzione geografica evidenzia il 40% di partecipazione dalla Francia, il 19% dall’Italia, il 16% dalla Germania e Austria, il 9% dal Regno Unito/Irlanda, il 7% dal Benelux, il 5% dalla Spagna, l’1% dai Nordici e l’1% dalla Svizzera.

Per la tranche a 7 anni sono stati 197 gli investitori, così suddivisi:
73% Fund Managers
8% Assicurazioni e Fondi Pensione
7% Hedge Funds
6% Banks e Private Banks
La distribuzione geografica evidenzia il 25% di partecipazione dal Regno Unito/Irlanda, il 22% dalla Francia, il 15% dalla Germania e Austria, il 13% dal Benelux, il 12% dai Nordici, il 6% dall’Italia ed il 2% dalla Spagna.

Le Banche che hanno partecipato al collocamento in qualità di joint book runner sono state – oltre alla Divisione IMI CIB di Intesa Sanpaolo – BBVA, BNP Paribas, Commerzbank, HSBC, Santander e Societe Generale.

Per Intesa Sanpaolo si tratta della terza operazione in formato green nel 2023, a riconferma dell’impegno costante del Gruppo per il supporto alla transizione ESG (Environmental, Social, Governance). Il nuovo Green Bond segue, infatti, la dual tranche Senior Non Preferred Green del febbraio 2023 ed il Senior Non Preferred Green in Sterline emesso nel marzo 2023, oltre alle tre precedenti emissioni Senior Preferred Green perfezionate negli anni 2017, 2019 e 2021 – che avevano rispettivamente un focus su energie rinnovabili, sulla circular economy e sugli edifici ecologici – insieme al Senior Non Preferred Green emesso nell’agosto 2022 e il Senior Preferred Social bond dell’ottobre 2022.

Effetto

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