Green bond - Forti emissioni anche nel 2025, dopo i record del 2024

S&P Global Ratings si aspetta che i bond ESG superino i mille miliardi di emesso quest'anno, a 19 anni dalla prima emissione di un bond sostenibile, questa assett class consolida, non è in declino

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Fatto

Altri mille miliardi di bond sostenibili in arrivo.

Circa l’11% dei quasi novemila miliardi di dollari di bond che secondo S&P Global Ratings dovrebbero emessi nel 2025 rientrano nella categoria dell’investimento sostenibile ESG, più o meno quel che hanno pesato, sul totale, nel 2024.

Nonostante gli Stati Uniti abbiano dato una mano di nero alla loro politica energetica in precedenza verde, cancellato quella ambientale e rivisto le gerarchie dell’etico alla luce del primato degli Stati Uniti, i bond sostenibili dovrebbero tenere le posizioni degli ultimi due anni, arrivando, al punto medio della previsione, poco sopra quota mille miliardi di dollari, da 1.040 miliardi del 2024 e 1000 dell’anno prima.

Nel 2022, su un totale di circa settemila miliardi di dollari emessi, i bond ESG e assimilabili, erano arrivati al 14%, nel 2023 sono scesi al 13%.

Insomma, in un periodo di certo non favorevole, con le guerre e l’inflazione a spingere il mondo da un’altra parte, questa categoria ha comunque tenuto bene le posizioni: a diciannove anni dalla prima emissione di un bond sostenibile, si può dire che questa asset class è nella fase del consolidamento e della maturità, non certo del declino.

Guardando al 2025, il calo dei tassi di interesse potrebbe sostenere l’emissione di obbligazioni sia sostenibili che convenzionali, dicono gli analisti autori del report, tra cui Patrice Cochelin.

Allo stesso tempo, l’attenzione al cambiamento climatico, allo sviluppo sostenibile e alla povertà, sta aumentando: questa rinnovati impegno “potrebbero stimolare la crescita delle emissioni sostenibili”, si legge nella nota.

Fa sempre più caldo, avanti con i bond che raffreddano l'ambiente

Gli ultimi dati sul surriscaldamento terrestre confermano un quadro di generale peggioramento. Il gennaio del 2025 è stato il più caldo della storia, con una temperatura media in superficie di 13,23 gradi, 0,79 gradi sopra la media di gennaio del periodo di riferimento 1991-2020. Lo ha rivelato ieri il servizio meteo della Ue, Copernicus. Il gennaio 2025 è stato di 1,75 gradi sopra i livelli pre-industriali ed è il stato il 18esimo mese degli ultimi 19 mesi nel quale la temperatura media superficiale è stata superiore a 1,5 gradi dai livelli pre-industriali. Gli ultimi 12 mesi, dal febbraio del 2024 al gennaio del 2025, sono stati 0,73 gradi sopra la media 1991-2020 e 1,61 gradi sopra la media pre-industriale (1850-1900).

Quindi, anche per ragioni di temperatura, reale per qualcuno, percepita per altri, i Green Bond dovrebbero mantenere il primato nella ripartizione in categorie nel 2025: nel 2024 i bond che vogliono bene all’ambiente, sono arrivati a 622 miliardi, nuovo record, S&P Global si aspetta un numero analogo quest’anno.

Il secondo posto dovrebbe essere preso dai Sustainbility bond, una via di mezzo tra green bond e social bond, arrivati nel 2024 a 192 miliardi. A seguire i Social Bond, scesi a 176 miliardi l’anno passato.

Un mare di scadenze, liquidità in arrivo

Nel corso dei 10 anni dal 2015 al 2024, sono maturate solo 729 miliardi di dollari di obbligazioni sostenibili. Solo nel 2025, più di 416 miliardi di dollari in obbligazioni raggiungeranno la scadenza, con altri 1,9 trilioni di dollari in arrivo entro il 2030. Questo significativo rilascio di liquidità dovrebbe creare opportunità di reinvestimento in progetti sostenibili e potrebbe stimolare le emissioni quest’anno, se le condizioni macroeconomiche saranno favorevoli e gli interessi di riferimento i tassi continuano a diminuire. Tuttavia, una considerazione importante riguarderà la volontà degli emittenti di rifinanziarsi”.

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Effetto

Alcuni strumenti quotati alla Borsa di Milano consentono di giocarsi il lungo e irreversibile progetto strategico della transizione energetica nel segmento obbligazionario. Tra questi, segnaliamo:

ETF Franklin Liberty Euro Green Bond UCITS  
Isin: IE00BHZRR253 (FLRG.MI)

Da inizio 2025: +0,90%
Negli ultimi 12 mesi: +5,0%

L'obiettivo dell’ETF, gestito in modo attivo, è di fornire esposizione al mercato europeo dei green bond massimizzando al contempo i rendimenti assoluti. Il prodotto investe almeno il 70% del suo valore patrimoniale netto in obbligazioni definite green bond e la restante parte in obbligazioni allineate alla sostenibilità del clima (climate-aligned). Lotto minimo 1,0. Commissioni totali 0,18% annuo. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID. Nella tabella seguente i primi cinque titoli in termini di peso specifico:

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ETF Amundi GlAg Green Bond (Dr) Ucits
Isin: LU1563454310 (CLIM.MI)
Da inizio 2025: +0,40%
Negli ultimi 12 mesi: +4,90%


L'obiettivo di investimento è replicare l'evoluzione sia al rialzo che al ribasso del "Solactive Green Bond Inex", che a sua volta replica le obbligazioni ecologiche denominate in euro o in dollaro statunitense emesse dagli Stati sovrani, enti sovranazionali, banche per lo sviluppo e società. Nell'indice vengono inserite solo quelle obbligazioni emesse da società sostenibili in base ai criteri stabiliti da Solactive. Rating: Investment Grade. Commissioni totali 0,25% annuo. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID. Nella tabella seguente i primi cinque titoli in termini di peso specifico:

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 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim