Gas Naturale - UE: nessun tetto massimo al prezzo dal mese prossimo

Fatto

Una fiammata speculativa ha spinto il gas naturale USA fino a 4,36 usd nella seduta di lunedì, prezzo che non vedeva da oltre un anno, per poi chiudere quasi invariato intorno ai 3,92 usd. Nelle prime battute di oggi il prezzo è in ulteriore ridimensionamento a 3,84 usd, -2,5%. Dal primo gennaio +5%.

Le sanzioni USA prendono di mira principalmente l'industria petrolifera, ma anche due impianti di GNL, Portovaya e Vysotsk. Le sanzioni potrebbero perciò ampliare leggermente gli spread estate-inverno per il gas naturale liquefatto asiatico spot e il gas europeo. Ciò sarebbe dovuto in gran parte a una certa pressione al rialzo sui prezzi nei mesi estivi, mentre i prezzi invernali avranno un impatto molto minore man mano che nuovi progetti aumenteranno la produzione.

Nuovi impianti di GNL statunitensi Plaquemines di Venture Global e Corpus Christi Stage 3 di Cheniere Energy Inc. hanno avviato la produzione.

Gli investitori hanno comunque cominciato a prendere in considerazione il fatto che le temperature in alcune aree sono leggermente più calde.

In Europa, il Gas naturale UE (TTF) ha chiuso in rialzo del +7% a 48,30 euro/mwh, un prezzo di poco inferiore al record di inizio anno a 51 euro. Dal primo gennaio -3%.

L'Unione Europea intende lasciare che il tetto massimo sul prezzo del gas scada come previsto alla fine di questo mese, riferiscono diplomatici Ue, segnalando che il peggio della crisi energetica europea iniziata nel 2022 è passato. Bruxelles ha introdotto il price cap nel dicembre 2022, dopo mesi di prezzi energetici estremamente elevati a causa del taglio delle forniture di gas da parte della Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

Tuttavia la misura, pensata per essere applicata nel caso in cui i prezzi avessero raggiunto i 180 euro per megawattora (eur/MWh), non è mai stata attivata.

Effetto