TEMI CALDI

Europa - Trump ha piantato una bandiera nella sabbia

L'Europa ha un forte potere negoziale: se von der Leyen riuscirà a portare Washington al tavolo delle trattative, la sovraperformance delle azioni europee rispetto a Wall Street potrebbe continuare

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Una guerra lunga e senza vincitori 

I dazi reciproci sull’Europa annunciati da Trump sono più pesanti di quel che i più pessimisti immaginassero, ma non solo, secondo Barclays non se andranno presto", si legge in un report di oggi. Meglio prepararsi quindi a un periodo di prolungata incertezza e alta volatilità.

A due giorni da quel che Donald Trump ha battezzato il Giorno della Liberazione, le borse europee scendono in modo pesante: indice EuroStoxx -3,8%. Zavorrati dalle banche, soffrono di più i listini di Milano e Madrid, il FtseMib perde quasi il 7%.

Gli strategist della banca inglese ritengono che questi dazi siano un mezzo disastro per “le prospettive economiche mondiali, sia a livello globale che in Europa, il che è di cattivo auspicio per gli utili. I nostri economisti ritengono che i rischi di recessione siano aumentati e che il sostegno politico dei governi e delle banche centrali sia fondamentale per valutare l'entità dei rischi di ribasso". 

Oggi il mercato azionario pensa che nessuno vincerà la guerra commerciale, soprattutto chi l’ha dichiarata: Donald Trump aveva più volte parlato in campagna elettorale di Prima l’America, ma se si guarda a quel che sta succedendo al dollaro, oltre che a Wall Street, viene da pensare che il mercato stia invece ragionando all’opposto, Ultima l’America

Un atto di autolesionismo economico

Barclays prova a ipotizzare quel che potrebbe succedere nel medio periodo e sparge un po’ di ottimismo.

“Data la discutibile metodologia utilizzata per determinare le tariffe per ciascun Paese e il loro potenziale autolesionista per l'economia statunitense, è possibile che ci sia spazio per una negoziazione. Quindi le tariffe annunciate possono essere viste come un tetto massimo”.

L’Europa non ha ancora formulato un piano di replica e in queste ore si registrano solo le reazioni dei singoli paesi.

Rabbiosa quella della Francia, con le istituzioni che stanno chiedendo alle aziende di essere patriottiche e di sospendere gli investimenti negli Stati Uniti.

All’opposto, l’Italia, per bocca del ministro degli Esteri Antonio Tajani, dice che bisogna trattare per ottenere dazi al 10%, come quelli imposti al Regno Unito.

La trattativa, auspicata dallo stesso Trump stanotte nella conversazione con i giornalisti a bordo dell’Air Force One, prenderà comunque del tempo, per cui, nei prossimi giorni la volatilità potrebbe rimanere alta.

“Nel complesso però, anche se il mercato azionario dell'UE potrebbe registrare un maggiore ribasso nel breve termine, riteniamo che non si comporterà necessariamente come un beta più elevato rispetto alle azioni statunitensi” si legge nel report firmato dal team di strategist guidato da Emanuel Cau. Fuori dal gergo dell’analisi finanziaria, Cau dice di aspettarsi una situazione relativamente più tranquilla in Europa, rispetto a quel che potrebbe avvenire a Wall Street, dove andranno smaltiti gli eccessi sui tech.

Una bandiera piantata nella sabbia 

Altaf Kassam, Responsabile per l’Europa dell’area Investment Strategy & Research di State Street Global Advisors ritiene che l’Europa potrebbe essere “un jolly per la sovraperformance”.

C’è infatti il Regno Unito, uno dei pochi Paesi a ottenere dazi soft al 10%. Ma il punto centrale, per Kassam, è un altro: “L'Unione Europea ha potere negoziale maggiore in termini di potenziali ritorsioni, eventualmente attraverso l'imposizione di tariffe di ritorsione”. Quindi, se Ursula von der Leyen riuscirà a portare Washington al tavolo delle trattative, “la sovraperformance delle azioni europee rispetto a quelle statunitensi che abbiamo registrato nell'ultimo anno potrebbe continuare”, si legge nel report.

Lo strategist aggiunge che l’ipotesi più benevola, per i mercati, sarebbe quella dei dazi come una bandiera piantata nella sabbia. Da difendere con una linea dura negoziale solo all’inizio, da abbandonare senza alcun rimpianto nel medio termine.

Analisi tecnica 

L'indice Eurostoxx 50 resta saldamente impostato al rialzo sul quadro di lungo periodo, malgrado le recenti turbolenze. La prima soglia di allerta è intorno a 4.500 punti. Rischi di inversione del trend rialzista solo in caso di discesa sotto 4mila punti.

Operatività 

Confermiamo la view positiva. Sfruttare i pull back nel range 4.700/4.500 punti per comprare sulla debolezza. Segnali di riequilibrio in caso di risalita oltre 5.200 punti.

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I due seguenti ETP consentono di investire LONG/SHORT in ottica speculativa:  

WisdomTree EuroStoxx50® 3x Daily Leveraged
Isin: IE00B7SD4R47 (3EUL)

L'ETP mira a replicare la performance dell'EuroStoxx® 50 Daily Leverage 3 EUR Net Return Index, che a sua volta mira a replicare la performance giornaliera dell'indice EURO STOXX® 50 EUR moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni con leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.

WisdomTree EuroStoxx50® 3x Daily Short
Isin: IE00B8JF9153 (3EUS)
 
L'ETP mira a replicare la performance inversa dell'EuroStoxx® 50 Daily Leverage 3 EUR Net Return Index, che a sua volta mira a replicare la performance giornaliera inversa dell'indice EURO STOXX® 50 EUR moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni con leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.

Ishares Core Euro Stoxx 50 Ucits
Isin: IE0008471009 (EUE)

Da inizio 2025: +5,60%

L'Etf mira a replicare la performance dell'Indice Eurostoxx 50 il più fedelmente possibile. Investe in titoli fisici. Offre esposizione a 50 tra i principali titoli della zona euro. L'indice è ponderato in base alla capitalizzazione del flottante. Non distribuisce dividendo. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,10% annuo. Leggi il documento KID. 

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Il seguente ETF consente di investire al rialzo (Long) nella zona euro in ottica di medio/lungo termine, privilegiando le azioni in grado di garantire una elevata remunerazione ai propri azionisti: 

SPDR® S&P Euro Dividend Aristocrats UCITS ETF (EUR)
Isin: IE00B5M1WJ87 (EUDV)

Da inizio 2025: +10,80%

Obiettivo dello strumento è riflettere la performance delle 40 azioni dell'Eurozona con il più alto rendimento dell'indice S&P Europe BMI che hanno seguito una politica di gestione dei dividendi stabile o in crescita per 10 anni consecutivi. Dividendo semestrale. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,30% annuo. Leggi il documento KID. Si noti la robusta presenza di Generali .

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I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim