BIODIVERSITA' - Nell'accordo UE-Mercosur c'è anche la deforestazione

L'europa rinvia alla fine del prossimo anno la legge sulla deforestazione, dando così alle catene di approvvigionamento di prodotti di base, dal caffè alla carne bovina, più tempo per adattarsi

green_websim_2

Fatto

Alla fine della settimana scorsa l’Unione Europea e i paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) hanno chiuso con un accordo commerciale di libero scambio un negoziato apertosi più di un quarto di secolo fa.

L’interscambio tra le due aree è rilevante, 110 miliardi di dollari, 56  miliardi verso i quattro paesi dell’America Latina, il resto nel senso opposto.

L’abbassamento dei dazi sulle merci scambiate dovrebbe far risparmiare alle aziende europee circa 4 miliardi di euro.

L’interesse economico non è da poco, ma c’è anche molto altro. In un intervento ripreso nel fine settimana dal Sole 24Ore, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen si esprime così: “Questo nuovo accordo è anche una necessità geopolitica. I partenariati commerciali sono un modo per costruire e rafforzare comunità di valori condivisi. Ciò vale anche per i nostri partenariati con il Mercosur.
Abbiamo molto in comune con i Paesi del Mercosur: storia, cultura e lingue. Tutti noi siamo convinti che i cambiamenti climatici siano il problema cruciale della nostra epoca e l’accordo rispecchia il nostro impegno comune a favore dell’accordo di Parigi sul clima e della lotta contro la deforestazione. L’Unione europea e il Mercosur condividono inoltre la convinzione che la cooperazione internazionale sia il vero motore del progresso e della prosperità. Mentre altre potenze si muovono nella direzione opposta, noi scegliamo di restare uniti sulla scena mondiale, per un commercio più libero e più equo”.

Sui temi del clima e dell’ambiente, pochi giorni prima l'Unione Europea ha raggiunto un accordo provvisorio per rinviare alla fine del prossimo anno la legge sulla deforestazione, dando così alle catene di approvvigionamento di prodotti di base, dal caffè alla carne bovina, più tempo per adattarsi.

La legge è stata già accolta da giganti dell'agricoltura come il Brasile e l'Indonesia, oltre che da Paesi dell'UE come l'Italia, l'Austria e la Finlandia. “Diamo alle imprese europee, forestali e agli agricoltori  la sicurezza di pianificazione di cui hanno bisogno, proteggendoli al contempo da un'eccessiva burocrazia”, ha dichiarato Christine Schneider, negoziatrice principale in rappresentanza del Parlamento europeo. Con l'obiettivo di limitare il disboscamento delle foreste nei Paesi che esportano nel blocco, la legislazione è diventata un simbolo delle ambizioni ambientali dell'Europa che si scontrano con la realtà.

Il contrasto alla deforestazione va di pari passo con la preservazione della biodiversità, tema all’apparenza confinabile nell’ambito delle politiche di conservazione dell’ambiente naturale.

Invece non è così, come segnalato a metà novembre da Luc Olivier, Gestore, La Financière de l’Échiquier (LFDE): “oltre il 50% del PIL mondiale dipende dalla biodiversità”. Serve secondo Olivier un intervento di salvaguardia della varietà di fauna e flora, tradotto in cifre,  200 miliardi di dollari l’anno. “ La finanza privata dovrà mobilitarsi ulteriormente a favore di azioni per la tutela e il ripristino della biodiversità Indirizzare i finanziamenti verso business model che operino a favore della biodiversità è una priorità”, si legge nella nota di LFDE.

Effetto

I seguenti ETF emessi da Axa Investment Managers sono focalizzati sui temi del clima e della biodiversità. Sono allineati attivamente agli Obiettivi d…

Iscriviti a Websim per continuare a leggere

Non perdere questa occasione, iscriviti a Websim e riceverai 1 mese di prova del Pass Exclusive. Potrai decidere successivamente se acquistare uno dei nostri abbonamenti o meno.


 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim