CLOUD - Polo Strategico Nazionale: tempi stretti e procedure inedite

Corriere Economia parla dei tempi stretti e delle procedure per i bandi sul cloud nazionale (PSN). I bandi vanno pubblicati entro l’anno, ma viene sottolineata la complessità di un modello di partenariato pubblico-privato ad oggi inedito.
Le proposte dagli operatori sono arrivate, alcune anche oltre il termine informalmente fissato nel 30 settembre, altre (come quelle di Engineering ) sono state annunciate e non è chiaro entro quali tempi verranno accettate. Alcuni operatori si sarebbero già ritirati, mentre in pole position resta il consorzio di CDP-TIM -Leonardo e Sogei.
Le proposte pervenute saranno valutate comparativamente e la migliore fornirà al ministero il modello tecnico sulla base del quale scrivere il bando, consentendo ai concorrenti di presentare tramite un right-to-match. La seconda fase, quella che comprende l'aggiudicazione dell'appalto e la realizzazione vera e propria del PSN, deve concludersi entro l'anno prossimo. La terza fase, che prevede la migrazione dei dati della PA sul cloud, ha tempo di realizzarsi entro il 2025. Il giornale segnala il rischio che la UE possa ritirare i fondi nel caso le tempistiche non dovessero essere rispettate e per velocizzare i tempi parla della possibilità di utilizzare le infrastrutture cloud già esistenti appartenenti alle regioni, dove sono ospitati i dati della sanità.
Le indicazioni sono in linea con quelle già anticipate dalla stampa, ma non vengono forniti ulteriori accenni ai termini e alle condizioni economiche delle proposte in gara.
Accordo su multicloud in Italia tra Oracle, TIM e Noovle
Oracle , TIM e Noovle hanno annunciato un piano di collaborazione per offrire servizi multicloud alle imprese e alle organizzazioni del settore pubblico in Italia. Le tre aziende intendono mettere a fattor comune i rispettivi asset e competenze per sviluppare e gestire servizi per le imprese italiane, in ottica multicloud. Noovle fornirà ospitalità sulla propria rete di data-center, TIM metterà a disposizione la rete di vendita sul territorio nazionale, mentre Oracle dal canto suo apporterà un’infrastruttura cloud di seconda generazione ideale per i carichi di lavoro mission-critical e cloud-native in grandi imprese ed enti del settore pubblico.
La strategia ibrida e multicloud di Oracle appare perfettamente in linea con gli obiettivi del Gruppo TIM nel garantire che tutti i dati dei clienti siano ospitati nel Paese, offrendo loro una soluzione cloud che soddisfi le esigenze di residenza (sovranità) dei dati. Le aziende hanno anche annunciato che TIM, nel quadro della sua strategia multicloud, ha selezionato Oracle Cloud Infrastructure per migrare in cloud i carichi di lavoro mission-critical di gestione dei dati del Gruppo.
Il risparmiatore italiano può investire sulle forti prospettive di crescita del Cloud avendo disposizione alcuni strumenti quotati a Piazza Affari. Tra questi, il seguente ETF:
WisdomTree Cloud Computing Ucits (Usd)
Isin: IE00BJGWQN72
Da inizio anno: +14,0%
Quotato in borsa da inizio ottobre 2019. Valuta di denominazione Dollaro Usa; Commissioni totali annue 0,40%. Non distribuisce dividendi. Il 96% delle aziende che compongono l'ETF è statunitense. Leggi il documento KID.

