BORSE GLOBALI - Sui top da 14 mesi, la Banca Mondiale taglia le stime di crescita

a spinta maggiore è arrivata dai tech di Wall Street (l'indice Nasdaq è salito del +27% dal primo gennaio), dalle borse della zona euro (Eurostoxx 50 +13%) e dalla borsa giapponese (Nikkei 225 +15,20%). In sordina la Borsa UK (+5%).

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Fatto

L'indice MSCI World ha chiuso sui massimi degli ultimi 14 mesi, ampliando la performance da inizio anno a +10,60%.

La spinta maggiore è arrivata dai tech di Wall Street (l'indice Nasdaq è salito del +27% dal primo gennaio), dalle borse della zona euro (Eurostoxx 50 +13%) e dalla borsa giapponese (Nikkei 225 +15,20%). In sordina la Borsa UK (+5%).

La Banca Mondiale ha scritto che la crescita globale rallenterà in modo "sostanziale" nel 2023 al +2,10% dal +3,10% dell'anno precedente, a causa della stretta sui tassi avviata per contenere l'inflazione. Nel 2024 la crescita tornerà ad accelerare a +2,40%.

Gli esperti sottolineano i rischi sulle prospettive legati alle tensioni finanziarie e invitano i governi ad accelerare la transizione verde.

Per l'area Euro, la Banca Mondiale stima un Pil in crescita dello 0,4% nel 2023, dell'1,30% nel 2024 e del +2,30% nel 2025.

Per gli Stati Uniti la crescita è stimata a +1,10% nel 2023, a +0,80% nel 2024 e a +2,30% nel 2025.

"L'economia mondiale è in una posizione precaria", afferma il capo economista della Banca Mondiale. 

"La strada più sicura per ridurre la povertà è attraverso l'occupazione. E' importante ricordare che le previsioni di crescita non sono il destino ineludibile. Abbiamo l'opportunità di invertire rotta ma richiederà un lavoro tutti insieme", ha chiarito il presidente Ajay Banga.

Il mese scorso anche l'agenzia di rating Moody's aveva assunto una posizione più cauta sulle prospettive dell'economia mondiale, ritoccando leggermente al rialzo le stime di crescita del 2023 a +2,10% da +2%, ma abbassando quelle del 2024 a +2,20% da +2,40%.

Descrizione dell'indice MSCI World

L'MSCI World Index, lanciato nel marzo 1986, riflette la performance delle società a grande e media capitalizzazione di 23 Paesi dei mercati sviluppati (DM)*. Con 1.507 componenti, l'indice copre circa l'85% della capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante in ciascun Paese.

*I paesi DM includono: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

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Al primo posto, in termini di peso specifico, ci sono gli Stati Uniti, con oltre il 67%. Segue il Giappone con il 6,1%. A livello settoriale, Tech (22,0%), Farmaceutici (13,50%), Finanziari (13,20% ciascuno) sono i più rappresentati.  

Il grado di diversificazione a livello di singole azioni è tale per cui le prime dieci pesano complessivamente poco più del 15% del totale e sono tutte statunitensi. Domina la tecnologica con Apple al primo posto. Solo due i titoli della cosiddetta Old Economy: il colosso dei servizi sanitari UnitedHealth e il colosso petrolifero Exxon

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Effetto

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