BORSE GLOBALI - L'Ocse migliora le stime di crescita

L'indice è reduce da ben tredici settimane positive registrate nelle ultime quattordici

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Fatto

L'indice MSCI World ha chiuso in lieve calo (-0,40%), mantenendosi in prossimità del suo record storico.

E' reduce da ben tredici settimane positive registrate nelle ultime quattordici.

L'Ocse ha migliorato l'outlook sulla crescita globale grazie alla solidità dell'economia degli Stati Uniti, che compenserà la debolezza della zona euro. 

La crescita economica mondiale dovrebbe passare dal +3,1% nel 2023 al +2,9% quest'anno, meglio del +2,7% previsto a novembre dall'Ocse stessa.

L'Ocse ha lasciato invariate al +3,0% le stime globali per il 2025, anno in cui la crescita dovrebbe essere sostenuta dai tagli dei tassi delle principali banche centrali grazie all'attenuarsi delle pressioni inflazionistiche.

L'economia statunitense dovrebbe crescere del +2,1% nel 2024 e del +1,7% nel 2025 grazie alla riduzione dell'inflazione, che favorisce la crescita dei salari e apre la strada a tagli dei tassi d'interesse, ha detto l'Ocse alzando le stime per il 2024 rispetto al precedente +1,5% e lasciando invariate quelle per il 2025.

La crescita della Cina, alle prese con le oscillazioni del mercato immobiliare e la scarsa fiducia dei consumatori, è vista rallentare dal +5,2% del 2023 al +4,7% nel 2024 e al +4,2% nel 2025, senza variazioni rispetto alle previsioni di novembre.

Con il rallentamento della Germania che pesa sull'economia di tutta la zona euro, le prospettive dell'area della moneta unica sono peggiorate rispetto a novembre: la crescita della zona euro è vista passare dal +0,5% dello scorso anno a +0,6% quest'anno, meno del +0,9% delle precedenti previsioni. Nel 2025 l'Ocse si attende una crescita del +1,3%, rivista al ribasso da +1,5%.

Pochi giorni fa anche il FMI aveva certificato la resilienza dell'economia mondiale, confermando la prospettiva di un atterraggio morbido e non di una recessione. La sua stima di crescita del PIL mondiale nel 2024 è stata migliorata a +3,1%, con un incremento di 0,2 punti percentuali rispetto alle precedenti stime. 

Descrizione dell'indice MSCI World

L'MSCI World Index, lanciato nel marzo 1986, riflette la performance delle società a grande e media capitalizzazione di 23 Paesi dei mercati sviluppati (DM)*. Con 1.507 componenti, l'indice copre circa l'85% della capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante in ciascun Paese.

*I paesi DM includono: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.

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Al primo posto, in termini di peso specifico, ci sono gli Stati Uniti, con oltre il 70%. L'incidenza di Wall Street è via via cresciuta negli ultimi anni fino al livello record attuale.

Segue il Giappone con il 6,1%. A livello settoriale, Tech (23,0%), Finanziari (15,0%), Farmaceutici (12,0%), sono i più rappresentati.  

Il grado di diversificazione a livello di singole azioni è tale per cui le prime dieci pesano complessivamente poco più del 20% del totale e sono tutte statunitensi.

Domina la tecnologica con Apple al primo posto. Solo due i titoli della cosiddetta Old Economy: il colosso dei servizi sanitari UnitedHealth e il colosso farmaceutico Eli Lilly  . 

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Effetto

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