Trump: ridurrò i dazi contro la Cina, ma non a zero
Le principali aziende internet cinesi, tra cui ByteDance, Alibaba e Tencent hanno accumulato miliardi di dollari di chip di intelligenza artificiale H20 di Nvidia in vista delle restrizioni Usa

Borse cinesi in rialzo nel finale, all'indomani del rimbalzo di Wall Street e delle aperture del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Hang Seng di Hong Kong +2,3%. CSI 300 +0,4%. Taiex di Taiwan +4,5%.
Trump: stiamo andando bene con la Cina
Trump ha dichiarato di voler raggiungere un accordo con Pechino, in base al quale i dazi commerciali saranno ben al di sotto degli attuali livelli del 145%.
Questo è avvenuto dopo che il Segretario al Tesoro Scott Bessent, secondo quanto riportato, ha dichiarato che l'attuale guerra commerciale sino-americana è insostenibile e che si aspetta una de-escalation a breve.
I commenti di Trump e Bessent hanno alimentato le speranze che il presidente faccia un passo indietro sulla sua agenda tariffaria, attenuando o addirittura annullando completamente il potenziale impatto dei dazi commerciali statunitensi sulle principali economie.
Finora la Cina ha mostrato scarsa intenzione di fare marcia indietro, avendo imposto dazi di ritorsione del 125% sui prodotti americani.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump parlando con la stampa nella Sala Ovale a Washington ha detto che ridurrà "i dazi con la Cina ma non a zero".
"Non giocherò duro con la Cina", ha aggiunto. "Abbiamo una ottima relazione con il presidente Xi, la Cina sarà contenta e lavoreremo bene insieme", ha aggiunto Trump.
"Sarò gentile, loro saranno molto gentili, ma alla fine dovranno fare un accordo o non faranno affari negli Stati Uniti. Siamo noi a stabilire l’accordo, sarà equilibrato per tutto. È un processo che andrà avanti velocemente. Stiamo andando bene con la Cina e con qualsiasi altro paese che voglia avere a che fare con gli Stati Uniti.
La Cina fa scorte di chip AI
Le principali aziende internet cinesi, tra cui ByteDance, Alibaba e Tencent hanno accumulato miliardi di dollari di chip di intelligenza artificiale H20 di Nvidia in vista delle restrizioni statunitensi sulle loro esportazioni, ha riportato mercoledì Nikkei Asia citando fonti.
Le tre aziende si sono affrettate ad assicurarsi circa un milione di chip H20 – quasi la fornitura di un anno intero – in previsione del blocco delle spedizioni da parte degli Stati Uniti ad aprile, secondo quanto riportato dal rapporto Nikkei.
Questi chip, progettati specificamente per conformarsi ai controlli sulle esportazioni statunitensi, sono vitali per le applicazioni di IA, in particolare per le attività di inferenza.
ByteDance, uno degli acquirenti più aggressivi, e altre aziende avrebbero effettuato ordini urgenti per oltre 12 miliardi di dollari, con spedizioni per diversi miliardi di dollari prima dell'entrata in vigore delle nuove restrizioni all'inizio di questo mese, secondo il rapporto.
L'H20 è una versione declassata del chip H100 di Nvidia, popolare in Cina per i suoi consumi ridotti rispetto al modello originale.
All'inizio di questo mese, Nvidia ha annunciato che avrebbe subito un calo di 5,5 miliardi di dollari nel primo trimestre a causa delle nuove restrizioni.
Con le nuove restrizioni, le aziende cinesi stanno valutando alternative come i chip Ascend di Huawei e stanno esplorando modi per aggirare le restrizioni all'esportazione, inclusa la creazione di filiali all'estero, ha riportato Nikkei.
L'accumulo di scorte avviene in un contesto di crescente domanda di potenza di calcolo per l'intelligenza artificiale in Cina, alimentata dall'ascesa di applicazioni come DeepSeek integrate in WeChat di Tencent.
Analisi tecnica indice Hang Seng
L'indice principale della borsa di Hong Kong, dove sono concentrati i principali titoli dell'high tech cinese come Alibaba e Tencent, è stato respinto più volte dalla prima importante soglia discriminante posizionata intorno a 23.800/24mila punti, dove transita la media mobile di lungo periodo sotto evidenziata, prendendo la direzione opposta a causa dell'esplosione della guerra commerciale. Per il momento la tendenza rialzista non è ancora compromessa e rimane sorretta dalla trendline crescente costruita dai minimi del 2024.
Operatività
Restiamo ottimisti nel lungo termine. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 20mila punti per comprare sulla debolezza. Pronti a incrementare al superamento di area 25mila. Cambio di scenario e stop delle posizioni rialziste in caso di discesa sotto 19mila punti per riposizionarsi verso area 15mila.

Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società più impegnate nella transizione ecologica.
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)
Nel 2025: -2,90%
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)
Nel 2025: -12,60%
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:
ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)
Nel 2025: -23,0%
Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.