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Trump: ”penso che andrà tutto bene con la Cina”

Borse della Cina in recupero dai minimi dell'apertura. Nel tono complessivamente negativo, si distinguono al rialzo le azioni dei produttori cinesi di chip

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Borse della Cina in recupero dai minimi dell'apertura nelle battute finali: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in calo dello 0,7% da -2,7%, l’Hang Seng di Hong Kong perde il -2,3% da -3,7%, Taiex di Taiwan -1,3% da -3%.

Ieri sera, a bordo di Air Force One, il presidente Donald Trump ha detto di aspettarsi un accordo Stati Uniti-Cina, l’affare dovrebbe chiudersi nelle prossime settimane, primo novembre, giorno di entrata in vigore dei nuovi dazi annunciati, forse solo minacciati, venerdì sera: da qui a fine ottobre c’è “un’eternità” ha detto il presidente. Infine l’auspicio: ”penso che andrà tutto bene con la Cina”.

Venerdì scorso il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato che avrebbe imposto un dazio aggiuntivo del 100% sulle importazioni dalla Cina a partire dal mese prossimo. In un post sui social media, Trump ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero imposto controlli sulle esportazioni di software critici. Ha replicato alla decisione di Pechino di inasprire le regole sulle esportazioni di terre rare, accusando la Cina di "diventare molto ostile" e di cercare di tenere il mondo "prigioniero". I mercati finanziari sono crollati, con l'indice S&P 500 che ha chiuso in calo del 2,7%, il calo più netto da aprile.

In rialzo i titoli dei semiconduttori

Nel tono complessivamente negativo, si distinguono le azioni dei produttori cinesi di chip, sulle aspettative di un freno, da parte di Pechino, alle importazioni di tecnologia statunitense.

Semiconductor Manufacturing International + 3%, Hygon Information +2,5%, Cambricon +2%. Per queste società ”è più importante la possibilità di restrizioni più immediate sull'importazione di tecnologia statunitense", ha affermato Vey-Sern Ling, consulente senior per il settore tecnologico asiatico presso Union Bancaire Privee. "Queste restrizioni possono avere benefici più immediati per i titoli nazionali del settore dei chip”.

Gli analisti di Citi, tra cui Kyna Wong, scrivono in una nota che “le tensioni commerciali riemerse potrebbero indurre gli investitori a evitare il rischio legato ai titoli orientati all'esportazione e a orientarsi verso nomi legati alla localizzazione (semiconduttori e software) e società non orientate all'esportazione".

Il rialzo di SMIC arriva anche dopo che Shenwan Hongyuan Securities avrebbe aumentato il rapporto di finanziamento a margine per il produttore cinese di chip dal 0% al 70%, con effetto da lunedì. 

Le vendite di auto accelerano a settembre

Le vendite di auto sul mercato interno cinese sono aumentate del +6,6% su base annua, raggiungendo 2,27 milioni di unità, dopo un aumento del +4,9% ad agosto, secondo i dati pubblicati questa mattina dalla China Passenger Car Association. Le vendite di veicoli elettrici e ibridi hanno rappresentato il 57,2% delle vendite totali e sono cresciute del 15,5%, rispetto al 7,5% di agosto.

Il mese di settembre (noto in Cina come "Settembre d'oro") è tradizionalmente la stagione di punta per il mercato automobilistico, con le case automobilistiche che lanciano nuovi modelli e i consumatori che tornano negli showroom dopo i mesi estivi.

Inoltre, concessionari e consumatori avevano probabilmente beneficiato dei sussidi per la permuta prima che alcuni governi locali sospendessero gli incentivi a causa di una carenza di finanziamenti (annunciata negli ultimi mesi).

Bilancia commerciale cinese

L'export e l'import in Cina balzano oltre le attese a settembre, un mese che ha segnato un surplus commerciale in frenata a 90,45 miliardi di dollari, a fronte dei 102,33 miliardi di agosto e dei quasi 100 miliardi stimati alla vigilia.

Tuttavia, nel mezzo di una nuova possibile escalation commerciale tra Pechino e Washington, il Dragone ha registrato esportazioni in aumento annuo dell'8,3%, contro il +4,4% di agosto e il +6% di proiezione, secondo i dati diffusi dalle Dogane cinesi.

Mentre, quanto alle importazioni, la crescita è a +7,4%, in netto rialzo rispetto al +1,3% di agosto e al +1,5% ipotizzato dagli economisti.

Valutazioni di borsa a sconto

Il fortissimo ritorno di interesse per la borsa cinese da aprile in avanti si spiega in parte con l'attenuazione della guerra commerciale con gli Stati Uniti, ma anche con la forte convenienza rispetto agli omologhi americani: l'indice MSCI China è scambiato a meno di 14 volte gli utili futuri, ben al di sotto della valutazione dell'S&P500 a 23 volte, secondo i dati raccolti da Bloomberg.

Confermiamo la nostra view positiva e la presenza nel portafoglio ETF raccomandato. Approfondisci.

Analisi tecnica indice CSI 300

L'indice principale della borsa cinese sta confermando il trend rialzista avviato dai minimi di aprile, quando è scoppiata la guerra commerciale. La violazione della soglia discriminante verso 4.500 punti dovrebbe spingere l'indice fin verso i top del 2021 in area 5.900 per un upside potenziale intorno al +30%. 

Operatività 

Restiamo ottimisti nel lungo termine. Scattati gli incrementi di posizione al superamento di area 4mila e 4.500 punti. Target di trading verso 4.750 punti e target finale verso 5.800 punti. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 4mila punti per comprare sulla debolezza. 

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Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società tech quotate a Taiwan.

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)

Nel 2025: +25,70%

L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

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ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)

Nel 2025: +9,70%

L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:

ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)

Nel 2025: +16,0%

Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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