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Pechino si oppone ad accordi commerciali a spese della Cina

Borse cinesi in rialzo nel finale, all'indomani della "brutta" chiusura di Wall Street. CSI 300 +0,3%, Hang Seng di Hong Kong +0,8%

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Borse cinesi in rialzo nel finale, all'indomani della "brutta" chiusura di Wall Street. CSI 300 +0,3%, Hang Seng di Hong Kong +0,8%.

In controtendenza i titoli dell'e-commerce JD.com e Meituan, in perdita di oltre il -5% ciascuno, a fronte dei crescenti segnali di una forte concorrenza nel redditizio settore della consegna di cibo a domicilio.

Niente accordi trasversali a scapito della Cina

Lunedì, il Ministero del Commercio cinese ha messo in guardia i Paesi dal concludere accordi commerciali con gli Stati Uniti a spese di Pechino, accusando Washington di abuso dei dazi. "L''appeasement' non porterà alla pace e il compromesso non sarà rispettato", ha scritto un portavoce del Ministero del Commercio di Pechino in una nota. 

La Cina ha avvertito che adotterà misure di ritorsione contro tutti quei Paesi che decideranno di collaborare con gli Usa in modalità che possano compromettere gli interessi di Pechino. Nel mezzo dello scontro tra le due super potenze, l'avvertimento del ministero del Commercio è maturato a causa degli sforzi dell' amministrazione del presidente Donald Trump di utilizzare i negoziati sui dazi per fare pressione sui partner americani affinché limitino i loro rapporti con la Cina.

Trump ha congelato per 90 giorni i principali aumenti tariffari su altri Paesi, mantenendo operativi quelli a carico delle importazioni cinesi. I commenti di Pechino giungono nel mezzo di un'aspra guerra commerciale tra le maggiori economie mondiali, dopo che Trump ha aumentato i dazi sulla Cina al 145% all'inizio di aprile. La Cina ha reagito con un'imposta del 125% sui beni statunitensi. Pechino ha ripetutamente criticato i dazi di Trump e finora ha mostrato scarsa apertura ai colloqui con Washington. Gli elevati dazi statunitensi minacciano di avere un impatto sui settori cinesi ad alta intensità di esportazione, compromettendo al contempo la crescita locale.

"La Cina si oppone fermamente a qualsiasi parte che raggiunga un accordo a scapito dei propri interessi. Se ciò accadesse, la Cina non lo accetterebbe e adotterebbe risolutamente contromisure reciproche", ha precisato la nota del ministero, citando i rischi di un commercio internazionale tornato alla "legge della giungla".

La Cina è disposta a collaborare con tutte le parti e a "difendere l'equità e la giustizia internazionale", descrivendo al contempo le azioni degli Stati Uniti come "abuso dei dazi" e "bullismo unilaterale". Diversi Paesi sono ora impegnati in negoziati con gli Stati Uniti per ridurre i dazi: "l'accondiscendenza non porterà la pace e il compromesso non sarà rispettato - ha rincarato la nota del ministero del Commercio cinese - Perseguire i propri interessi egoistici temporanei a scapito degli interessi altrui è come cercare la pelle di una tigre".

Tale approccio, ha avvertito, "alla fine fallirà da entrambe le parti" e danneggerà tutti gli altri. Giovedì Trump ha detto che gli Usa erano in trattative con la Cina sui dazi e di essere fiducioso di poter raggiungere un accordo per chiudere lo scontro in atto. Pechino, pronta combattere una guerra commerciale "fino alla fine", non ha confermato i negoziati e, pur avendo auspicato il dialogo, ha condannato sia "l'unilateralismo" sia "il protezionismo" da parte degli Stati Uniti.

Analisi tecnica indice Hang Seng

L'indice principale della borsa di Hong Kong, dove sono concentrati i principali titoli dell'high tech cinese come Alibaba e Tencent, è stato respinto più volte dalla prima importante soglia discriminante posizionata intorno a 23.800/24mila punti, dove transita la media mobile di lungo periodo sotto evidenziata, prendendo la direzione opposta a causa dell'esplosione della guerra commerciale. Per il momento la tendenza rialzista non è ancora compromessa e rimane sorretta dalla trendline crescente costruita dai minimi del 2024.

Operatività 

Restiamo ottimisti nel lungo termine. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 20mila punti per comprare sulla debolezza. Cambio di scenario e stop delle posizioni rialziste in caso di discesa sotto 19mila punti per riposizionarsi verso area 15mila.

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Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società più impegnate nella transizione ecologica.

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)

Nel 2025: -4,60%

L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

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ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)

Nel 2025: -12,0%

L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:

ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)

Nel 2025: -18,0%

Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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