L'india tace e tratta con Donald Trump

Il deficit commerciale tra India e Usa vede un surplus a vantaggio dell'India di 54 miliardi di dollari

India up

L'indice BSE Sensex della borsa di Mumbai rimbalza dell'1%, dopo essere scivolato lunedì sui minimi da un anno.

La performance del 2025 è intorno a -11%.

Il governo indiano non ha sinora reagito ufficialmente alla tariffa del 26% sulle importazioni decisa dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’Ansa scrive che il paese, non reagirà.

Stando alle dichiarazioni fatte sin dal primo giorno dopo l'annuncio shock delle tariffe Usa, da funzionari del ministero del Commercio che hanno chiesto l'anonimato, l'amministrazione del premier Narendra Modi, intende giocare le sue carte su un complesso lavorio, che si fonda sulla clausola dell’ordinanza tariffaria di Trump che prevede una tregua per "i partner commerciali che adottano misure significative per porre rimedio ad accordi commerciali non reciproci".

I funzionari fanno riferimento ai colloqui in corso tra i due paesi: pochi giorni prima del 'Liberation Day', infatti, India e Stati Uniti hanno concordato di avviare entro l'autunno del 2025, la prima tranche dell'accordo commerciale Us-India compact.

Come in altre occasioni, dunque, invece di una risposta decisa, l'India sceglie la via, molto più intricata e lenta, di una trattativa. Nel tentativo di ridurre il deficit commerciale tra i due, che vede un surplus a vantaggio dell'India di 54 miliardi di dollari, il governo Modi ha ridotto le tariffe su migliaia di prodotti importati dagli Usa, per un valore di 23 miliardi di dollari.

Ha promesso di comprare più idrocarburi e più armamenti, inclusi veicoli corazzati, ritenuti da molti obsoleti e non necessari alle forze armate mentre le aziende indiane hanno investito circa 40 miliardi di dollari nell'economia americana.

Analisi Indice BSE Sensex 

La Borsa indiana si posiziona al secondo posto in termini di peso specifico nel comparto degli Emergenti davanti a Taiwan.  

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Analisi Tecnica. La tendenza di fondo dell'indice BSE Sensex è saldamente e strutturalmente rialzista, anche se nelle ultime settimane è emerso un segnale di debolezza con il cedimento della trendline ascendente sotto evidenziata. Un primo importante sostegno statico è intorno ai 70mila punti. Operatività. Crediamo che il segmento azionario indiano rappresenti una delle opportunità più attraenti tra i mercati emergenti in ottica di lungo periodo, da accumulare sistematicamente, sfruttando possibilmente le fasi correttive. Sfruttare pull back verso 75mila/70mila punti per comprare sulla debolezza. Pronti a incrementare sulla forza alla prima chiusura oltre 85mila punti. Cambio di scenario ed eventuale stop loss delle posizioni in caso di discesa sotto 64mila punti.

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Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa indiana, Piazza Affari mette a disposizione alcuni strumenti specializzati. Tra questi il seguente ETF che sovraperforma nel periodo l'indice BSE Sensex grazie alla sua particolare struttura:

Franklin Ftse India Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQZ17 (FLXI)
Da inizio 2025: -11,0%

Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa indiana tramite l'Indice FTSE India 30/18 Capped. Quotato nel giugno 2019. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,19%. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim