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L'India ha proposto agli Usa un accordo commerciale in tre fasi

Il governo prevede di raggiungere un accordo provvisorio prima di luglio, quando entreranno in vigore i dazi reciproci del presidente degli Stati Uniti Donald Trump

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L'indice BSE Sensex della borsa di Mumbai si appresta a chiudere la seduta poco sotto la parità, restando tuttavia in prossimità dei suoi massimi storici dello scorso settembre, che distano ormai meno di cinque punti percentuali.

Accordo in vista sui dazi

L'India sta discutendo un accordo commerciale con gli Stati Uniti strutturato in tre tranche e prevede di raggiungere un accordo provvisorio prima di luglio, quando entreranno in vigore i dazi reciproci del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, secondo funzionari di Nuova Delhi a conoscenza della questione.

L'accordo provvisorio coprirà probabilmente aree quali l'accesso al mercato per i beni industriali e alcuni prodotti agricoli, affrontando alcune barriere non tariffarie, come i requisiti di controllo qualità, hanno affermato le fonti, chiedendo di non essere identificate poiché le discussioni sono private.

I colloqui sono ancora in corso e non è chiaro se l'amministrazione Trump abbia accettato un processo in tre fasi per un accordo commerciale.

Il Ministro del Commercio indiano Piyush Goyal si trova attualmente a Washington per un viaggio di quattro giorni che termina martedì, durante il quale dovrebbe incontrare il Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer e il Segretario al Commercio Howard Lutnick per far avanzare i negoziati.

Il Ministero del Commercio e dell'Industria e il Ministero degli Affari Esteri indiani non hanno risposto immediatamente alle richieste di ulteriori informazioni. Anche l'ufficio dell'USTR e il Dipartimento del Commercio non hanno risposto immediatamente alle domande.

La seconda fase di un accordo tra India e Stati Uniti potrebbe essere un accordo più ampio e dettagliato, previsto tra settembre e novembre, secondo quanto affermato da funzionari indiani a conoscenza della questione, che probabilmente coprirà le 19 aree delineate nei termini di riferimento concordati dalle due parti ad aprile.

La tempistica per questa parte dell'accordo potrebbe coincidere con la prevista visita di Trump in India per un vertice dei leader del "Quad", che raggruppa i due paesi con Giappone e Australia, ha affermato una fonte.

La fase finale dell'accordo sarà probabilmente un accordo globale che seguirà una volta ottenuta l'approvazione del Congresso degli Stati Uniti, e che potrebbe concludersi solo l'anno prossimo, hanno affermato funzionari indiani a conoscenza della questione.

L'India è stata uno dei primi paesi ad avviare negoziati commerciali con gli Stati Uniti dopo la visita del Primo Ministro Narendra Modi alla Casa Bianca a febbraio, poco dopo l'insediamento di Trump.

Entrambi i leader hanno concordato di incrementare gli scambi commerciali e di lavorare per concludere la prima tranche dell'accordo bilaterale entro l'autunno di quest'anno. Da allora, Nuova Delhi ha segnalato la possibilità di "vittorie reciproche anticipate" prima della scadenza autunnale.

Mentre i funzionari indiani affermano che i colloqui procedono secondo i piani, negli ultimi giorni si sono manifestati segnali di tensione. Nuova Delhi sembra adottare una posizione più dura nei negoziati, minacciando la scorsa settimana dazi di ritorsione sui prodotti statunitensi. Trump ha anche affermato che l'India si è offerta di ridurre a zero i dazi sui prodotti statunitensi, minimizzando al contempo qualsiasi senso di urgenza nel raggiungere un accordo commerciale.

Anche i commenti del leader statunitense sul suo coinvolgimento nei negoziati per un cessate il fuoco tra India e Pakistan sono stati fonte di frustrazione a Nuova Delhi. Trump ha ripetutamente affermato di aver usato il commercio come strumento di contrattazione per garantire una tregua tra India e Pakistan dopo quattro giorni di conflitto militare che avevano portato i due rivali dell'Asia meridionale sull'orlo di una guerra totale. I funzionari indiani hanno smentito le affermazioni di Trump.

Analisi Indice BSE Sensex 

La Borsa indiana si posiziona al secondo posto in termini di peso specifico nel comparto degli Emergenti dietro la Cina e davanti a Taiwan.  

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Analisi Tecnica

La tendenza di fondo dell'indice BSE Sensex è saldamente e strutturalmente rialzista, anche se nelle ultime settimane era emerso un segnale di debolezza con il cedimento della trendline ascendente sotto evidenziata. Un primo importante sostegno statico è intorno ai 73mila/70mila punti. 

Operatività. Crediamo che il segmento azionario indiano rappresenti una delle opportunità più attraenti tra i mercati emergenti in ottica di lungo periodo, da accumulare sistematicamente, sfruttando possibilmente le fasi correttive. Sfruttare pull back verso 75mila/70mila punti per comprare sulla debolezza. Pronti a incrementare sulla forza alla prima chiusura oltre 86mila punti. Cambio di scenario ed eventuale stop loss delle posizioni in caso di discesa sotto 64mila punti.
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Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim