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In Corea finisce la "guerra dei rumori"

Come gesto di buona volontà, Seul ha deciso di rimuovere lungo il 38esimo parallelo gli altoparlanti utilizzati per trasmettere musica K-pop e notiziari.

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La borsa di Seul è in rialzo dell’1% nel finale.

La distensione tra Corea del Sud e Nord è anche una questione di decibel. Come gesto di buona volontà, Seul ha deciso di rimuovere lungo il 38esimo parallelo gli altoparlanti utilizzati per trasmettere musica K-pop e notiziari. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa sudcoreano.

La mossa segue l'elezione a giugno del presidente Lee Jae Myung, deciso ad aprire una nuova pagina nel rapporto con Pyongyang, ma anche la mano tesa dal Nord che a giugno ha smesso di trasmettere rumori bizzarri lungo il confine, diventati un grosso fastidio per i locali sudcoreani.

L'indice Kospi aveva chiuso venerdì in ribasso del -3,8%, la variazione giornaliera più pesante da aprile, a seguito della decisione del governo di proseguire con il piano di aumento delle tasse sui guadagni di borsa: la soglia per l'imposta sulle plusvalenze azionarie dovrebbe scendere a 1 miliardo di won (714.250 dollari) da 5 miliardi di won e l'imposta sulle transazioni aumenterebbe, secondo le proposte pubblicate dal Ministero delle Finanze. Nel frattempo, l'aliquota massima dell'imposta sulle società salirebbe al 25% dal 24%, annullando un taglio varato dal precedente governo.

Preoccupazioni per l'export con i dazi di Trump

Il Ministro dell'Industria sudcoreano ha dichiarato lunedì che il Paese è riuscito a evitare lo scenario peggiore concludendo un accordo tariffario con gli Stati Uniti, ma permangono preoccupazioni su come la redditività degli esportatori sarà stata influenzata da un'aliquota tariffaria del 15%.

"Si teme che l'inedito dazio del 15% avrà un impatto significativo sulla redditività delle aziende che esportano negli Stati Uniti, in particolare delle piccole e medie imprese, rispetto alle aziende locali statunitensi", ha dichiarato il Ministro dell'Industria Kim Jung-Kwan durante una tavola rotonda con gruppi imprenditoriali.

In base all'accordo della scorsa settimana con il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, la Corea del Sud ha anche concordato un pacchetto di investimenti da 350 miliardi di dollari, di cui 200 miliardi in settori strategici come i semiconduttori. Il resto è stato destinato all'industria cantieristica statunitense.

Kim ha affermato che il governo continuerà le discussioni con gli Stati Uniti per definire i dettagli del pacchetto di investimenti in modo che possa apportare benefici all'economia e alle aziende del Paese.

Non esiste ancora un accordo scritto sull'accordo tra Seul e Washington, e sono necessarie ulteriori discussioni sulla struttura del fondo di investimento, tra gli altri dettagli, hanno affermato funzionari sudcoreani.

Chey Tae-won, presidente del conglomerato SK Group, nonché a capo della Camera di Commercio coreana, ha affermato che è prematuro affermare che l'accordo è stato concluso, poiché i dettagli devono ancora essere definiti.

Il Ministro dell'Industria Kim ha risposto paragonando la posizione della Corea dopo l'accordo con gli Stati Uniti a quella di un paziente appena sottoposto a un intervento chirurgico, sebbene permanga il rischio che le sue condizioni possano ripresentarsi o che necessitino di cure mediche.

Indipendentemente dall'accordo tariffario, la Corea del Sud cercherà una strategia a lungo termine di fronte a una nuova era di normalità in cui il nazionalismo si sta espandendo nel contesto commerciale globale, ha affermato Kim.

Quadro grafico Indice KOSPI 

Luglio è stato il sesto mese positivo dei sette portati a termine nel corso del 2025. Il quadro di fondo resta ben impostato, malgrado qualche fisiologica presa di profitto. Prima soglia di allerta posizionata a 2.800 punti.

Operatività 

Confermiamo la view positiva di lungo periodo. Ricordiamo che l'obiettivo naturale del movimento è posizionato nell'area dei massimi storici a 3.300 punti, soglia raggiunta nelle ultime sedute, dove è legittima qualche vendita. Pronti a rientrare in tendenza alla prima chiusura (confermata almeno su base settimanale) sopra 3.400 punti o, in direzione opposta, in caso di discesa verso 3mila/2.900 punti.

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Per puntare sulle prospettive di crescita della Borsa della Corea del Sud anche in ottica di diversificazione geografica, è quotato a Piazza Affari il seguente ETF specializzato: 

Franklin Ftse Korea Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR030 (FLXK)
Da inizio 2025: +25,50%

Obiettivo dell'ETF è replicare il più fedelmente possibile, con acquisti fisici in azioni di grande e media capitalizzazione in Corea del Sud, la performance del l'indice FTSE Korea 30/18 Capped. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,09%, tra i più contenuti nel panorama degli ETF. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Korea 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa della corea del Sud. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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