I profitti dell'industria cinese tornano a crescere
L'indice CSI di Shanghai-Shenzhen è cresciuto di oltre il +30% dai minimi di aprile toccati quando è scoppiata la guerra commerciale di Trump

Sale in maniera robusta l’azionario cinese, tornato a essere un’area attraente anche per i colossi della gestione dopo qualche anno di scarsissimo interesse.
Indice Hang Seng di Hong Kong +1,6%. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +1%. Da inizio trimestre il rialzo è del +16%, dai minimi di aprile (quando è scoppiata la guerra commerciale di Trump) il progresso supera il +30%.
BYD +1,5%. I media locali hanno riferito che il produttore di veicoli elettrici prevede che le esportazioni rappresenteranno circa il 20% delle sue vendite globali nel 2025, mentre spinge per l'espansione internazionale per compensare l'indebolimento delle vendite nazionali.
Industria cinese in ripresa
I profitti registrati dalle industrie sono aumentati in agosto dopo mesi di calo, segno che le campagne nazionali volte ad affrontare la sovraccapacità produttiva e l’eccessiva concorrenza stanno dando i loro frutti.
Secondo i dati pubblicati sabato dall'Ufficio Nazionale di Statistica, l’incremento è stato del 20,4% rispetto all'anno precedente, il primo segno positivo dopo quattro mesi. Nei primi otto mesi dell'anno, la variazione positiva è ancora modesta, +0,9%, ma è meglio del -1,6% stimato da Bloomberg Economics.
La deflazione delle fabbriche cinesi si è attenuata per la prima volta in sei mesi ad agosto, grazie alla campagna del governo volta a ridurre la sovraccapacità produttiva in tutta l'economia.
L'aumento dei profitti industriali nei primi otto mesi è stato "determinato da molteplici fattori, tra cui l'efficace attuazione delle politiche macroeconomiche, l’approfondimento del mercato nazionale unificato e la base bassa rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso", ha affermato l'analista dell'Ufficio Nazionale di Statistica Yu Weining in una conferenza stampa successiva all’uscita dei dati.
Le aziende ferroviarie, cantieristiche e aerospaziali hanno guadagnato il 37,3% nei primi otto mesi, secondo i dati dell'NBS.
Analisi tecnica indice CSI 300
L'indice principale della borsa cinese sta confermando il trend rialzista avviato dai minimi di aprile, quando è scoppiata la guerra commerciale. La violazione della soglia discriminante verso 4.500 punti dovrebbe spingere - nel medio termine - l'indice fin verso i top del 2021 in area 5.900 per un upside potenziale intorno al +30%.
Operatività
Restiamo ottimisti nel lungo termine. Scattati gli incrementi di posizione al superamento di area 4mila e 4.500 punti. Target di trading verso 4.750 punti e target finale verso 5.800 punti. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 4mila punti per comprare sulla debolezza.

Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società tech quotate a Taiwan.
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)
Nel 2025: +23,0%
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)
Nel 2025: +7,50%
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:
ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)
Nel 2025: +12,0%
Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.