Borse cinesi sui massimi dell'anno con l'accordo Usa/Giappone sui dazi
Pechino è impegnata su due fronti nelle trattative commerciali: Stati Uniti e Unione Europea. A breve sono previsti incontri al vertice

Prosegue il buon momento delle borse cinesi, favorito stamattina dall'accordo commerciale migliore delle attese tra Usa e Giappone.
L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna l'1,3%, quarto rialzo consecutivo, e si spinge su nuovi massimi dal febbraio 2021.
L'indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna lo 0,4%, quinto rialzo consecutivo, e si porta su nuovi massimi da novembre.
L'indice Taiex della borsa di Taiwan guadagna l'1,4%, non tocca nuovi record, ma oscilla sui massimi degli ultimi cinque mesi.
Prosegue la trattativa con Trump
Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent ha dichiarato che incontrerà le sue controparti cinesi in Svezia la prossima settimana, per il terzo round di colloqui commerciali volti a prolungare la tregua tariffaria e ad ampliare le discussioni.
"L'accordo scade il 12 agosto", ha dichiarato Bessent su Fox Business, parlando della fine prevista dell'attuale tregua commerciale tra le due maggiori economie mondiali.
"Lunedì e martedì sarò a Stoccolma con le mie controparti cinesi, e a quel punto lavoreremo su per trovare una probabile proroga".
Nel corso dell’intervista, il Segretario ha anche detto che i negoziati con la Cina possono ora affrontare una serie più ampia di argomenti, potenzialmente includendo i continui acquisti di petrolio "sanzionato" da Russia e Iran da parte di Pechino.
Aperto anche il fronte con la UE
Essendo UE e Cina i due principali obiettivi della guerra commerciale scatenata in aprile da Donald Trump, si pensava che Unione Europea e Cina potessero avvicinarsi e trovare un terreno comune.
Ma non è andata così. Il vertice tra le due parti in agenda a Pechino giovedì dovrebbe infatti mettere in luce le profonde tensioni e la sfiducia che stanno allargando la frattura tra i due pesi massimi.
Il Presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen incontreranno il leader cinese Xi Jinping e terranno colloqui di vertice con il Premier cinese Li Qiang a Pechino.
L'incontro avviene in un momento in cui entrambi i Paesi hanno dovuto affrontare dazi doganali più elevati sulle loro esportazioni verso gli Stati Uniti, con le incertezze nelle relazioni commerciali statunitensi che hanno spinto Pechino a cercare di rafforzare i legami con l'UE e altre importanti economie.
Ma una serie di problemi sorti tra le due parti rende questo obiettivo irraggiungibile nel breve.
L'UE non ha nascosto le preoccupazioni
Nelle ultime settimane, i funzionari hanno ribadito le loro preoccupazioni riguardo a quelli che, a loro dire, sono prodotti cinesi a basso costo che "inondano" i mercati europei, hanno lanciato l'allarme sulla decisione di Pechino di limitare la catena di approvvigionamento delle terre rare e hanno criticato il suo continuo sostegno alla Russia, impegnata nella guerra in Ucraina.
Pechino si è scagliata contro queste preoccupazioni, inclusa la decisione presa lo scorso anno dall'Unione Europea a 27 di aumentare i dazi sui veicoli elettrici, avviando una serie di proprie indagini commerciali in apparente ritorsione.
Dopo che l'UE il mese scorso ha annunciato di vietare alle aziende cinesi di partecipare a gare d'appalto pubbliche per dispositivi medici di valore superiore a un certo limite, Pechino ha reagito imponendo restrizioni agli acquisti governativi di dispositivi prodotti in Europa.
Lunedì, il Ministero del Commercio cinese ha criticato duramente la decisione dell'UE di includere due banche cinesi e una manciata di altre aziende nelle sue ultime sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina. Ha affermato che la mossa avrebbe avuto un "impatto gravemente negativo sulle relazioni economiche e commerciali tra Cina e UE".
Tutto ciò prepara il terreno per un vertice controverso, apparentemente destinato a celebrare 50 anni di relazioni ... ma che è già stato ridotto da due giorni a un evento di un solo giorno.
Analisi tecnica indice CSI 300
L'indice principale della borsa cinese conferma il trend rialzista avviato dai minimi di aprile, quando è scoppiata la guerra commerciale. Sotto pressione un'area discriminante di forte interesse, la cui rottura dovrebbe proiettare obiettivi ravvicinati fin verso area 4.500.
Operatività
Restiamo ottimisti nel lungo termine. Scattati gli incrementi di posizione al superamento di area 4mila. Obiettivo ravvicinato intorno a 4.500 punti. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 3.800 punti per comprare sulla debolezza.

Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società tech quotate a Taiwan.
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)
Nel 2025: +11,0%
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)
Nel 2025: -4,5%
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:
ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)
Nel 2025: +4,0%
Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.