Borsa di Shanghai sui massimi dal 2015, trend rialzista in ripartenza
Dai minimi di aprile, quando scoppiò la guerra commerciale, il guadagno della borsa cinese è stato di circa il +20%

La settimana post-ferragostana inizia in Asia Pacifico con la borsa di Shanghai sui massimi degli ultimi dieci anni, in vista dell’incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky.
L’indice Shanghai Composite guadagna l’1,2% a 3.740 punti, livello mai più visto dopo maggio del 2015: dai minimi di aprile, quando scoppiò la guerra commerciale, il guadagno è stato di circa il +20%. L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen sale dell’1,5% portandosi sui massimi da ottobre a 4.260 punti, l’Hang Seng di Hong Kong sale dello 0,6%, mentre l’Hang Seng Tech è in rialzo di quasi il 2%.
Il rimbalzo è dei piccoli
Bloomberg scrive che a comprare, nelle ultime settimane, sono i piccoli investitori locali, dotati in questo momento delle ampie disponibilità liquide derivanti dallo smobilizzo della parte del portafoglio allocata per anni sull’obbligazionario. Da maggio in avanti, soprattutto da quando Cina e Stati Uniti hanno firmato una tregua nella guerra commerciale, sono stati soprattutto i risparmiatori a puntare sul rimbalzo delle azioni.
Liquidità in movimento in Cina
Il deflusso di capitali dalla Cina ha raggiunto un livello record nel mese di luglio, trainato dagli acquisti aggressivi di asset di Hong Kong da parte degli investitori della Cina continentale, anche a seguito delle nuove misure di liberalizzazione del mercato.
Le banche nazionali hanno trasferito all'estero un importo netto di 58,3 miliardi di dollari per conto dei propri clienti per investimenti in titoli il mese scorso, secondo i dati pubblicati venerdì scorso dall'Amministrazione statale per il cambio estero. Si tratta del deflusso mensile più elevato dall'inizio delle registrazioni nel 2010.
Il più forte deflusso di capitali è in parte attribuibile agli ingenti acquisti di azioni di Hong Kong da parte degli investitori continentali quest'anno e all'espansione, nel mese di luglio, del programma Southbound Bond Connect, che consente maggiori investimenti in titoli di debito offshore. Nel frattempo, i fondi esteri hanno continuato a ridurre le loro posizioni in titoli di debito cinesi, probabilmente a causa del loro minore appeal relativo rispetto ad attività più rischiose e alternative globali.
Quadro macro fragile
La Cina ha registrato a luglio dati su produzione industriale e vendite al dettaglio sotto le attese, rispettivamente, a +5,7% su base annua (dal +6,8% di giugno e contro stime a +5,9%) e a +3,7% (dal +4,8% di giugno e previsioni a +4,6%).
Gli investimenti fissi, secondo i dati dell'Ufficio nazionale di statistica, hanno accusato una frenata annua a +1,6% nei primi sette mese del 2025, inferiore al +2,6% stimato e al +2,7% del periodo gennaio-giugno, con le infrastrutture a +3,2% e il manifatturiero a +6,2%.
Male anche gli investimenti immobiliari, -12%, a conferma delle persistenti difficoltà del settore.
La disoccupazione urbana è salita a +5,2% dal +5% di giugno contro stime a +5,1%.
Analisi tecnica indice CSI 300
L'indice principale della borsa cinese conferma il trend rialzista avviato dai minimi di aprile, quando è scoppiata la guerra commerciale. Sotto pressione un'area discriminante di forte interesse, la cui rottura dovrebbe proiettare obiettivi ravvicinati fin verso area 4.500.
Operatività
Restiamo ottimisti nel lungo termine. Scattati gli incrementi di posizione al superamento di area 4mila. Obiettivo ravvicinato intorno a 4.500 punti. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 3.800 punti per comprare sulla debolezza.

Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società tech quotate a Taiwan.
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)
Nel 2025: +13,50%
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)
Nel 2025: -1,9%
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:
ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)
Nel 2025: +6,0%
Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.