Borsa di Mumbay in rally con il taglio delle tasse sui beni di consumo
Prosegue il buon momento dei titoli delle società dei consumi, dopo che il primo Ministro Narendra Modi ha annunciato l'intenzione di abbassare le tasse sui beni di uso quotidiano

L'indice BSE Sensex della borsa di Mumbai si muove in rialzo dello 0,2%, è al quarto guadagno consecutivo.
Prosegue il buon momento dei titoli delle società dei consumi, dopo che il primo Ministro Narendra Modi ha annunciato l'intenzione di abbassare le tasse sui beni di uso quotidiano.
Ieri l’indice dei consumi del Nifty è salito di oltre il +2%, registrando l’incremento percentuale dall'inizio di maggio.
Sullo sfondo rimane il tema dei difficili rapporti commerciali con gli Stati Uniti, che hanno fin qui frenato lo slancio della borsa indiana, in rosso del -9% da inizio 2025 per un investitore in Euro, ma in positivo del +5% in valuta locale, perchè nel frattempo la Rupia indiana si è fortemente svalutata nei confronti della moneta unica.
Un "cadeau" per gli elettori
In un lungo discorso per il Giorno dell'Indipendenza tenutosi venerdì, il Primo Ministro Narendra Modi ha promosso con decisione l'autosufficienza e ha proposto una serie di riforme finanziarie. Nuova Delhi prevede ora una struttura a due aliquote, rispettivamente del 5% e del 18%, nell'ambito di ampie modifiche al regime di imposta sui beni e servizi (GST), e prevede di abolire le precedenti imposte del 12% e del 28% imposte su alcuni articoli, secondo quanto affermato venerdì da un funzionario governativo citato da Reuters. La notizia è stata riportata anche dai media locali.
"Le riforme mirano a semplificare la conformità, ridurre le aliquote fiscali e modernizzare il quadro normativo GST per renderlo più orientato alla crescita. I dirigenti del settore si aspettano misure come la razionalizzazione delle aliquote in due fasce, l'alleggerimento del carico fiscale sulle micro, piccole e medie imprese (MPMI), la riduzione delle imposte sui beni essenziali e l'utilizzo di processi basati sulla tecnologia, come dichiarazioni dei redditi precompilate e rimborsi più rapidi, per incoraggiare gli investimenti", ha affermato l'India Brand Equity Foundation, aggiungendo che la produzione, la logistica, l'edilizia abitativa e i beni di consumo potrebbero trarne vantaggio.
Anche l'industria automobilistica indiana potrebbe emergere come uno dei beneficiari delle nuove politiche fiscali, dopo un periodo di stagnazione negli ultimi mesi.
Le vendite di veicoli per passeggeri in India, incluse le auto, sono aumentate del 4,2% nell'anno solare 2024, ha dichiarato a gennaio la Society of Indian Automobile Manufacturers, il tasso di crescita più lento degli ultimi quattro anni, secondo Reuters.
I titoli del settore automobilistico hanno registrato rialzi durante la sessione di lunedì, con Maruti Suzuki India in crescita dell'8,75% e Hyundai Motor India in crescita dell'8,15%.
"Sono certamente ottimista riguardo all'annuncio, e il settore automobilistico è stato relativamente indietro negli ultimi trimestri, quindi non sorprende vedere quel settore riprendersi in modo così forte", ha dichiarato lunedì a "Inside India" della CNBC James Thom, Senior Investment Director del team azionario asiatico di Aberdeen.
La riforma fiscale di Modi potrebbe sostenere l'economia indiana, che la Reserve Bank of India prevede in crescita del 6,5% nell'anno fiscale 2025-2026, in un momento di profonda incertezza geopolitica alimentata dai cosiddetti "dazi reciproci" di Washington.
Nuova Delhi, in particolare, è finita nel mirino dell'amministrazione del presidente statunitense Donald Trump per i suoi continui acquisti di greggio russo, con Washington che ha imposto un'imposta aggiuntiva del 25% sulle importazioni indiane, portando i dazi totali al 50%, che entrerà in vigore alla fine di questo mese.
Il consumo interno è "uno degli indicatori più interessanti che gli investitori stanno monitorando attentamente" e il "principale motore della crescita economica in India", con un contributo del 61,4% al PIL nell'anno fiscale 2024-25, ha affermato Deloitte in un rapporto di agosto. "In particolare, i consumi urbani e uno spostamento delle preferenze di spesa verso i beni di lusso stanno emergendo come pilastri chiave di questo slancio", ha affermato.
Nel frattempo, India Ratings & Research prevede che il tasso di consumo finale privato in India nell'anno fiscale fino alla fine di marzo 2026 aumenterà del 6,9% annuo, superando le più ampie previsioni di crescita del PIL del 6,3% per lo stesso periodo, sulla scia dei bassi aumenti dei salari reali, del calo dei risparmi delle famiglie e di un aumento dei prestiti personali.
"Un netto calo dell'inflazione ha migliorato le prospettive di una crescita stabile dei consumi nell'anno fiscale 2026", ha aggiunto. L'inflazione al dettaglio in India è scesa dal 4,31% di gennaio all'1,55% di luglio, il minimo dal 2017.
Analisi Indice BSE Sensex
La Borsa indiana si posiziona al secondo posto in termini di peso specifico nel comparto degli Emergenti dietro la Cina e davanti a Taiwan.

Analisi Tecnica
La tendenza di fondo dell'indice BSE Sensex è saldamente e strutturalmente rialzista, inserito in un canale costantemente in ascesa. Un primo importante sostegno statico è intorno ai 73mila/70mila punti.Operatività. Crediamo che il segmento azionario indiano rappresenti una delle opportunità più attraenti tra i mercati emergenti in ottica di lungo periodo, da accumulare sistematicamente, sfruttando possibilmente le fasi correttive. Sfruttare pull back verso 75mila/70mila punti per comprare sulla debolezza. Pronti a incrementare sulla forza alla prima chiusura oltre 86mila punti. Cambio di scenario ed eventuale stop loss delle posizioni in caso di discesa sotto 64mila punti.

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa indiana, Piazza Affari mette a disposizione alcuni strumenti specializzati. Tra questi il seguente ETF che sovraperforma nel periodo l'indice BSE Sensex grazie alla sua particolare struttura:
Franklin Ftse India Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQZ17 (FLXI)
Da inizio 2025: -9,5%
Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa indiana tramite l'Indice FTSE India 30/18 Capped. Quotato nel giugno 2019. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,19%. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.
