Borsa cinese in rally, ottimismo sull'accordo commerciale
Raggiunto un accordo quadro su terre rare e soia. Gli Stati Uniti e la Cina, ha spiegato il Segretario al Tesoro Bessent, hanno raggiunto anche un'intesa che consente la vendita di TikTok

Tutte in rialzo di circa un punto percentuale le borse della Cina con l'indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen sui massimi da gennaio 2022.
Accordo commerciale in vista tra Usa e Cina
I negoziatori statunitensi e cinesi hanno espresso ottimismo al termine dei colloqui sulle dispute commerciali avvenuti nel corso del fine settimana nella capitale della Malesia: entrambe le parti hanno descritto la discussione costruttiva, in vista dell’incontro a Seul tra il Presidente Trump e il leader cinese Xi Jinping.
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha affermato che esiste un "quadro di successo" per il dialogo, mentre il Vice Ministro del Commercio cinese Li Chenggang ha comunicato che le due parti hanno raggiunto un consenso preliminare su possibili soluzioni a questioni che hanno turbato le relazioni tra le due potenze economiche.
Il Quotidiano del Popolo, il giornale del Partito Comunista Cinese, ha scritto che i due paesi hanno dimostrato di saper gestire le loro divergenze.
Bessent ha annunciato un accordo con la Cina su terre rare e soia. Gli Stati Uniti e la Cina, ha poi aggiunto, hanno raggiunto anche un'intesa che consente la vendita di TikTok. La minaccia di dazi al 100% sulla Cina è stata "esclusa" dopo i colloqui commerciali con le controparti cinesi, ha spiegato il segretario al Tesoro statunitense.
Il toro è destinato a durare
Il rialzo del mercato azionario di Hong Kong sta dimostrando resilienza e JP Morgan prevede che tale tendenza continuerà fino al 2026, anche se la sua durata potrebbe essere messa alla prova dall'aumento dei tassi interbancari, dai rischi legati agli immobili commerciali.
L'indice MSCI Hong Kong, che traccia l'andamento di 27 titoli a grande e media capitalizzazione della città, è cresciuto del 26% quest'anno in dollari statunitensi, registrando la migliore performance dal 2017. Nonostante i guadagni stellari, il mercato rimane attraente dal punto di vista delle valutazioni, secondo la banca d'investimento statunitense. L'indice è ancora scambiato al di sotto del suo multiplo prezzo/utili medio decennale di 16 volte, rendendolo il più economico dell'Asia-Pacifico, esclusa l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN).
”Ci sono alcuni venti contrari, ma la ripresa di Hong Kong dal 2023 è diventata più evidente con un mercato finanziario robusto e un mercato immobiliare residenziale in fase di stabilizzazione, mentre le valutazioni sono modeste rispetto alla storia e ai pari regionali ", afferma nel rapporto Wendy Liu, responsabile della ricerca strategica azionaria per la Cina e Hong Kong presso JPMorgan.
"Riteniamo che questa dovrebbe attrarre afflussi di capitali, mentre persiste la narrativa della ‘de-dollarizzazione'". Il team di Liu ha mantenuto i suoi obiettivi di base e rialzisti per l'MSCI Hong Kong per la fine del 2025 rispettivamente a 13.000 e 14.000 punti, prevedendo un ulteriore rialzo nel 2026.
Si riapre la via diretta con l'India
Ieri sera l'India ha ripreso i voli diretti tra India e Cina continentale dopo una pausa di cinque anni, secondo quanto riferito da funzionari indiani.
La ripresa è stata avviata dall'aeroporto internazionale Netaji Subhash Chandra Bose di Calcutta, capitale dello stato orientale indiano del Bengala Occidentale, con un volo diretto a Guangzhou, nel sud della Cina. Secondo le autorità aeroportuali di Calcutta, 176 passeggeri hanno viaggiato sul volo 6E1703 operato da IndiGo. "Questo consentirà ancora una volta la circolazione senza ostacoli di persone, merci e idee, rafforzando al contempo i legami bilaterali tra i due paesi più popolosi del mondo e le economie in rapida crescita", aveva dichiarato Pieter Elbers, amministratore delegato di IndiGo, in un comunicato stampa all’inizio di questo mese.
I voli diretti tra l'India e la Cina continentale erano operativi tra i due paesi fino all'inizio del 2020, prima di essere sospesi a causa della pandemia di COVID-19.
Analisi tecnica indice CSI 300
L'indice principale della borsa cinese sta confermando il trend rialzista avviato dai minimi di aprile, quando è scoppiata la guerra commerciale. La violazione della soglia discriminante verso 4.500 punti dovrebbe spingere l'indice fin verso i top del 2021 in area 5.900 per un upside potenziale intorno al +30%.
Operatività
Restiamo ottimisti nel lungo termine. Scattati gli incrementi di posizione al superamento di area 4mila e 4.500 punti. Target di trading verso 4.750 punti e target finale verso 5.800 punti. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 4mila punti per comprare sulla debolezza.
Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società tech quotate a Taiwan.
ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)
Nel 2025: +20,0%
L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID.
Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:
ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)
Nel 2025: +12,0%
L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI 300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.
Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:
ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)
Nel 2025: +19,0%
Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%.

