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Bessent molto soddisfatto dell'attuale sistema tariffario con la Cina

La scorsa settimana, Trump ha prorogato la sospensione dell'aumento dei dazi sui prodotti cinesi per altri 90 giorni, fino all'inizio di novembre

Cina up

L'indice CSI 300 dei listini di Shanghai-Shenzhen si rafforza in rialzo dello 0,6%, dopo una partenza in calo di quasi l'1%. 

Poco mosso l'indice Hang Seng di Hong Kong, mentre gli effetti delle vendite sui tech di Wall Street si vedono di più a Taiwan dove l'indice Taiex cede il 3%. Il titolo più rappresentativo del listino, TSMC, è in calo del 5%.

Bessent difende lo status quo

Il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che gli Stati Uniti sono soddisfatti dell'attuale tariffa doganale imposta alla Cina, un segnale che l'amministrazione Trump sta cercando di mantenere la calma con il suo principale rivale economico prima della scadenza della tregua commerciale a novembre.

Quando gli è stato chiesto in un'intervista a Fox News quando si sarebbero visti progressi nei negoziati e se gli Stati Uniti avessero bisogno di un accordo commerciale a causa dell'andamento dei dazi, Bessent ha risposto: "Siamo molto soddisfatti" della situazione con la Cina.

"Penso che al momento lo status quo funzioni piuttosto bene", ha affermato.

"La Cina è la voce di entrate più importante nelle entrate tariffarie, quindi se non è in crisi, non si può aggiustare", ha affermato nell'intervista di martedì. "Abbiamo avuto ottimi colloqui con la Cina. Immagino che li rivedremo prima di novembre".

Le dichiarazioni di Bessent indicano che un allentamento delle tensioni tra le due parti è ancora in atto, creando potenzialmente un'opportunità per il presidente Donald Trump di incontrare il leader cinese Xi Jinping.

L'amministrazione Trump ha generalmente attenuato i toni conflittuali con Pechino di recente per ottenere un vertice con Xi e un accordo commerciale.

Il Segretario di Stato Marco Rubio ha affermato che un incontro tra i due leader è probabile, sebbene non sia stata ancora fissata una data.

La scorsa settimana, Trump ha prorogato la sospensione dell'aumento dei dazi sui prodotti cinesi per altri 90 giorni, fino all'inizio di novembre, una mossa che ha stabilizzato i legami commerciali tra le due maggiori economie mondiali.

Ciò è stato possibile perché Stati Uniti e Cina hanno concordato di ridurre gli aumenti tariffari reciproci e di allentare le restrizioni all'esportazione di magneti in terre rare e di alcune tecnologie.

S&P Global Ratings ha affermato che i ricavi derivanti dai dazi di Trump contribuiranno ad attenuare il colpo alla salute finanziaria degli Stati Uniti causato dai tagli fiscali del presidente, consentendo al Paese di mantenere l'attuale merito creditizio.

Analisi tecnica indice CSI 300

L'indice principale della borsa cinese conferma il trend rialzista avviato dai minimi di aprile, quando è scoppiata la guerra commerciale. Sotto pressione un'area discriminante di forte interesse, la cui rottura dovrebbe proiettare obiettivi ravvicinati fin verso area 4.500.

Operatività 

Restiamo ottimisti nel lungo termine. Scattati gli incrementi di posizione al superamento di area 4mila. Obiettivo ravvicinato intorno a 4.500 punti. Si suggerisce di sfruttare discese fin verso area 3.800 punti per comprare sulla debolezza. 

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Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano che investono sulle borse della Cina, segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il secondo replica l'indice CSI 300; il terzo direziona le risorse verso le società tech quotate a Taiwan.

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 (FLXC)

Nel 2025: +13,50%

L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e replica il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. I primi cinque titoli presenti in ordine di peso sono:

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ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910 (XCHA)

Nel 2025: -0,6%

L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa di Taiwan, Piazza Affari mette a disposizione il seguente strumento specializzato:

ETF Franklin Ftse Taiwan - Usd (Acc)
Isin: IE000CM02H85 (FLXT)

Nel 2025: +6,0%

Obiettivo dell'ETF è replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa di Taiwan tramite l'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped Net Return. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue (Ter) 0,19%. Leggi il documento KID. L'indice FTSE Taiwan 30/18 Capped, a sua volta, replica l'andamento dei titoli azionari a grande e media capitalizzazione della borsa di Taiwan. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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