BORSA COREA DEL SUD +1,50% Chiude la miglior due giorni da agosto, segnali di rpartenza

L'indice Kospi della borsa di Seul ha chiuso in rialzo dell'1,50%, estendendo il +1,76% di ieri. E' stata la miglior "due giorni" da agosto per la borsa coreana. 

L'indice è salito grazie al contributo dei settori delle apparecchiature elettriche ed elettroniche; 15 settori su 18 hanno guadagnato; 606 azioni sono aumentate di prezzo, mentre 159 sono diminuite. Samsung Electronics Co. ha contribuito maggiormente alla crescita dell'indice. Heung-A Shipping Co. (trasporti navali) ha registrato l'aumento maggiore, +30%.

Da inizio anno il Kospi è salito  del +4%.  

Secondo quanto comunicato dall'ente statistico di Seul (l'Istat locale), in settembre il tasso di disoccupazione, rettificato su base stagionale, è salito al 3,0% dal 2,8% di agosto, ma resta al di sotto del 3,3% di luglio. Il dato si confronta con il 4,0% del settembre 2020. La disoccupazione non rettificata è invece cresciuta al 2,7% dal 2,6% precedente (3,2% in luglio), contro il 3,6% di un anno prima. 

La Corea del Sud il mese scorso ha aggiunto il maggior numero di posti di lavoro in più di sette anni con l'ampliamento delle vaccinazioni che hanno riportato ottimismo nel mondo delle imprese. L'economia ha aggiunto 671.000 posizioni rispetto all'anno precedente, il numero più elevato da marzo 2014 e oltre la media di circa 540.000 registrata nei tre mesi precedenti, secondo
i dati diffusi dall'ufficio di statistica. Determinanti le assunzione nei settori dell'assistenza sanitaria e dei servizi sociali.

Sul fronte Covid-19, da inizio ottobre i nuovi casi sono scesi da 2.500 a 1.700 circa al giorno. I decessi non superano i 20 casi al giorno da maggio.

La Borsa della Corea del Sud rappresenta il terzo mercato in ordine di importanza all'interno dell'MSCI Emerging Markets, che in totale comprende 26 Paesi, con un peso di circa il 12%, superato solo da Taiwan 14,7% e Cina 34%. 

Il Kospi è l'indice più importante del Paese, composto da circa 790 azioni, oggi viaggia con un P/E medio intorno a 15,80x, secondo le stime raccolte da Bloomberg. Il Dividend Yield medio è a 1,85%.

Quadro grafico Indice KOSPI. Il trend di fondo è saldamente rialzista. Toccato il nuovo record storico a 3.316 punti lo scorso 25 giugno, grazie a ben quindici mesi positivi di seguito, il trend ha avviato una fisiologica fase di assestamento (-12% dal top), che riteniamo propedeutica a nuovi allunghi. La bella reazione delle ultime due sedute rappresenta un primo segnale di ripartenza che troverebbe conferma con la risalita sopra 3mila/3.060 punti. Allerta ed rischio di inversione della tendenza rialzista sotto 2.600 punti. 

Operatività. Approfittare delle fasi di pull back verso le ex resistenze in area 3mila/2.800 punti per comprare sulla debolezza. Incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 3.100 punti. In base alle proiezioni di Fibonacci si può individuare un obiettivo finale verso 3.700 punti. Stop loss alla prima chiusura sotto 2.600 punti.

Grafico Indici KOSPI

Per puntare sulle prospettive di crescita della Borsa della Corea del Sud anche in ottica di diversificazione geografica, è quotato a Piazza Affari il seguente ETF specializzato: 

Franklin Ftse Korea Ucits Etf - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRR030 
Da inizio 2021: -5,30%
Obiettivo dell'ETF è quello di replicare il più fedelmente possibile, con acquisti fisici in azioni di grande e media capitalizzazione in Corea del Sud, la performance del l'indice FTSE Korea 30/18 Capped. Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,09%, tra i più contenuti nel panorama degli ETF. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Korea 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa della corea del Sud. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

Il settore più rappresentato è quello della Tecnologia con il 42% del totale, seguono Tlc e Finanziari con il 10% ciascuno. La lista dei dieci titoli più "pesanti" comprende: 

 

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