BORSA CINESE -0,50% Il settore Servizi rallenta più del previsto, ma resta in fase espansiva

Fatto

L'indice CSI 300 cede circa mezzo punto percentuale nel finale. 

Il settore servizi della Cina è rimasto in giugno in territorio espansivo per il sesto mese consecutivo, ma ha rallentato più del previsto. L’indice Caixin/S&P Global è sceso a 53,9 punti da 57,1 di maggio. Il consensus era a 56,2.

“L'attività commerciale e i nuovi ordini si sono espansi a tassi notevolmente più bassi rispetto a maggio, in quanto alcune aziende hanno segnalato una domanda più debole del previsto”, si legge nel comunicato.

Stamattina Il Sole 24Ore riporta che la Cina ha riserve bancarie ombra per tremila miliardi di dollari, il quotidiano cita le evidenze contenute in un report diffuso da un ex analista del Tesoro degli Stati Uniti.

L'attenzione degli investitori è concentrata su altri due eventi:

1) la visita del Segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, che sarà in Cina dal 6 al 9 luglio.

2) le rinnovate tensioni geopolitiche generate dalla decisione del Ministero del Commercio della Cina di imporre alle società minerarie domestiche di dotarsi a partire dal primo di agosto di una licenza speciale per poter vendere all’estero gallio, germanio ed altre materie prime impiegate nella fabbricazione dei semiconduttori, delle telecomunicazioni e dei veicoli elettrici.

La Borsa cinese è stata la più grande delusione del primo semestre con una perdita intorno al -7% per l'indice CSI 300. 

L'avvio del secondo semestre ha presentato finora due rialzi e un ribasso per un bilancio positivo di circa un punto percentuale.

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