BORSA CINESE - Hong Kong in rally (+2,3%) con il settore immobiliare

Fatto

Gli indici cinesi si muovono contrastati, all'indomani del capitombolo dei Big Tech made in USA (Nasdaq -2%) e del rallentamento oltre le attese dell'inflazione americana.

Indice CSI 300 di Shanghai-Shenzhen +0,2%,

Taiex di Taiwan -2%. L'indice si allontana dal recente record storico. Taiwan Semiconductor Manufacturing perde il -4%, dopo sette rialzi consecutivi.

A Hong Kong, indice Hang Seng guadagna il +2,30%.

Salgono soprattutto i titoli del comparto immobiliare: Sun Hung Kai Properties, il più grande sviluppatore di Hong Kong, +4,7%, Henderson Land Development +7,1%. 

"Il taglio dei tassi da parte della Fed lascerà aperta la porta a politiche monetarie più accomodanti in Cina”, dice al South Morning Post, Li Lifeng, stratega di Huaxi Securities a Shanghai. "Una maggiore propensione al rischio si rifletterà sul mercato azionario e ci sarà più spazio di rialzo sia per i titoli di Hong Kong che per quelli cinesi".

Il dato delle esportazioni cinesi di giugno è stato meglio delle attese (+8,60% anno su anno contro il +8% del consensus). In accelerazione rispetto al +7,60% di maggio. 

Al contrario, l'import ha segnato una contrazione del -2,30%, ma anche qui il dato è stato sopra le attese di -2,50%. A maggio si era registrato un incremento del +1,80%.

Gli investitori si stanno preparando alla terza sessione plenaria del Partito Comunista, che prenderà il via lunedì, alla ricerca di indizi su un eventuale maggiore sostegno politico a un'economia messa alle corde dal crollo del mercato immobiliare e dall’indebolimento della spesa dei consumatori.

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