BORSA CINESE - Chiude sui massimi da metà ottobre

Fatto

L’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen guadagna l’1,3% nel finale e si porta su livelli che non vedeva da metà ottobre.

Si mettono in luce le società dell’immobiliare dopo che CIFI Holdings Group ha annunciato il raggiungimento di un compromesso con i creditori sul rimborso di un bond in valuta straniera: il titolo sale del +25%.

Con un +9,70% negli ultimi tre mesi, l'indice benchmark della borsa cinese ha sovraperformato sia Wall Street (S&P500 +4,50%), sia l'Eurozona (Eurostoxx 50 +7,80%).

Questa settimana verranno pubblicate una serie di trimestrali delle principali società cinesi, in particolare quelli delle più grandi banche statali cinesi e delle società petrolifere e del gas.

La borsa di Hong Kong si avvia a chiudere la seduta con un rialzo di circa l’1,3%, dopo aver segnato nel corso della notte anche un guadagno del +2%.

L’indice generale Hang Seng è salito del +20% dai minimi di medio lungo periodo toccati il 22 gennaio, una risalita che lo riporta in quella che gli analisti dei grafici considerano l’area del "mercato toro".

Bloomberg riporta che il movimento è sostenuto anche dai forti afflussi di denaro degli investitori della Cina continentale alla ricerca di protezione dalla debolezza dello yuan.

Ci sono anche flussi di acquisti sui tech della borsa di Hong Kong, in arrivo da soggetti che stanno alleggerendo o chiudendo le posizioni sui big tech di Wall Street.

Sale anche la borsa di Taipei (Taiex +1,6%), ormai in prossimità del record storico.

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