BORSA CINESE -0,6% Bene i Petroliferi, Yuan ai minimi da agosto 2020

In arrivo mille miliardi di dollari nell'immobiliare
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L'indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen cede lo 0,60% in avvio di settimana. 

La perdita è meno pesante rispetto all'andamento medio delle borse dell'Asia-Pacifico (Nikkei -2,70%) grazie al sostegno delle società del petrolio. 

PetroChina, Sinopec e Cnooc, le tre major petrolifere cinesi, hanno presentato dati del semestre da record. PetroChina è in rialzo per la nona seduta consecutiva.

Se i mercati azionari della Cina non cadono è anche a seguito delle indiscrezioni sui passi in avanti per risolvere un problema inizialmente di contabilità aziendale, ora diventato un serio tema  diplomatico tra Pechino e Washington.

Bloomberg riporta che il negoziato sui poteri dei soggetti di regolazione della borsa degli Stati Uniti nei confronti delle aziende cinesi quotate al Nasdaq è a buon punto.

Sembra venir meno la minaccia di un delisting di queste, nel caso non sia possibile verificare i libri contabili originali, che Pechino, per ragioni di sicurezza nazionale, non vuole far vedere a soggetti stranieri.

Nel frattempo, il cross USD/Yuan sale ai massimi da agosto 2020 a 6,92 e Goldman Sachs prevede che arriverà a quota 7 nei prossimi tre mesi in seguito al rallentamento dell'economia domestica, mentre la FED prosegue la sua politica aggressiva sui tassi. 

Analisi tecnica Borsa. L'impostazione di fondo dell'indice CSI 300 rimane rialzista, anche se è evidente la persistenza della fase correttiva partita dai top di inizio 2021. Il trend ha riconosciuto il supporto dinamico/statico verso 4mila punti. Segnali di forza saranno visibili sopra 4.400 punti e/o alla rottura dei massimi di inizio luglio.

Operatività. Sfruttare il pull back verso area 4.000 punti per comprare sulla debolezza. Incrementare sulla forza alla prima chiusura sopra 4.600 punti. Target di breve verso 4.834/5mila punti. Applicare uno stop loss prudenziale alla prima chiusura sotto 3.700 punti.


Tra gli ETF quotati alla Borsa di Milano segnaliamo i seguenti, ciascuno dei quali contraddistinto da caratteristiche specifiche. Ciò consente acquisti complementari: il primo direziona le risorse verso le società più impegnate nella transizione ecologica; il secondo offre maggiore esposizione ai titoli dell'alta tecnologia; il terzo replica l'Indice S&P China 500 Total Return; il quarto replica l'indice CSI 300.

ETF Franklin MSCI China Paris Aligned Climate UCITS (Acc)
Isin: IE000EBPC0Z7  
Quotato a Milano da Giugno 2022.

Il nuovo ETF è conforme agli indici EU Climate Benchmark PAB e replica l’MSCI China Climate Paris-Aligned composto da titoli azionari cinesi a grande e media capitalizzazione. Progettato per sostenere gli investitori che cercano di ridurre la loro esposizione ai rischi climatici fisici e di transizione, l’indice sovrappeserà le società cinesi che passano ad un’economia a basse emissioni di carbonio, garantendo al contempo il pieno allineamento con gli obiettivi di decarbonizzazione dell’Accordo di Parigi sul Clima. Non distribuisce Dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Commissioni nette totali 0,22%. Leggi il Documento KID. 

 

ETF Franklin Ftse China Ucits Etf - Usd (Acc) 
Isin: IE00BHZRR147 
Da inizio 2022: -8,70%

L'ETF investe in azioni a grande e media capitalizzazione in Cina e cerca di replicare il rendimento dell'indice FTSE China 30/18 Capped. L'indice ha un'ampia copertura delle classi di azioni cinesi, tra cui le azioni A, B, H, N; le azioni Red, P, S Chips. I componenti di tipologia A sono disponibili per gli investitori internazionali attraverso il Northbound China Stock Connect Scheme. Il peso dei singoli componenti viene ponderato tenendo conto del flottante e delle restrizioni applicate agli investitori stranieri. E' rivisto semestralmente. Replica fisica. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Non distribuisce dividendi. Costi di gestione 0,19% annuo, il più comveniente tra i 13 prodotti specializzati quotati a Piazza Affari. Leggi il documento KID.

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice FTSE China 30/18 Capped rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa cinese. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Consumer Services 26%, Financials 25%, Tech 21%. I primi dieci titoli presenti in ordine di peso sono:

ETF Icbccs Wisdomtree S&P China500 UCITS
Isin LU1440654330 
Da inizio 2022: -8,50%

Benchmark dichiarato: Indice S&P China 500 Total Return. L'ETF investe in titoli fisici equivalenti, salvo nelle circostanze in cui le condizioni di liquidità del mercato impediscono di utilizzare una strategia di replica completa. Distribuisce un dividendo annuale: ultimo il 24 Giugno 2021 per 0,162 usd. Spesa corrente annua 0,75%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

ETF X-TRACKERS CSI300 UCITS
Isin LU0779800910
Da inizio 2022: -9,90%

L'ETF replica l'andamento dell'indice CSI  300, indice che riflette l'andamento delle azioni di 300 società quotate sulla Borsa Valori di Shangai e sulla Borsa Valori di Shenzhen (Azioni Cina A). Non distribuisce un dividendo. Spesa corrente annua 0,50%. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il Documento KID.

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