BORSA BRASILE - Il Brasile alza i tassi al 12,75%: sale il Real, scende la Borsa

Il Bovespa, l'indice delle principali blue chip della Borsa di San Paolo, ha chiuso ieri in ribasso del -2,80%, mentre il Real si è rivalutato del +2,2% contro Euro e Usd. 

Effetto combinato del nuovo intervento della Banca Centrale del Brasile, che ha alzato il tasso overnight di riferimento Selic (Sistema Especial de Liquidaçao e Custodia) di 100 punti base al 12,75%, il livello più alto degli ultimi cinque anni.

L'istituto ha inoltre affermato che continuerà con questa strategia fin quando l'inflazione galoppante del Paese non inizierà a rallentare. L'accresciuta incertezza dello scenario attuale, la fase avanzata dell'attuale ciclo di politica monetaria e i suoi impatti ancora da osservare "richiedono ulteriore cautela nelle sue azioni" ha specificato.

Aaron Hurd, portfolio manager di State Street Global Advisors, prevede che alla fine del ciclo di rialzi il Selic si aggirerà tra il 13,25% e il 13,75%, dal minimo storico del 2% toccato un anno fa.  

La Banca Centrale è intervenuta in modo drastico per cercare di rallentare la corsa dei prezzi: il tasso di inflazione ha toccato a marzo l'11,3%, livello massimo dalla fine del 2003. 

Gli economisti contattati dalla Banca Centrale prevedono che il tasso a 12 mesi rallenti fino al 7,89% entro la fine di quest'anno, un tasso che resta più del doppio rispetto a qello fissato dalla Banca al 3,5% per il 2022 e molto al di sopra del tetto del 5% dell'intervallo di tolleranza. 

Da inizio anno ad oggi l'indice Bovespa registra una performance quasi piatta misurata in Real (+0,50%), ma si amplia a +18,3% se misurata in Euro, considerando che il Real brasiliano è stata una delle valute più performanti del 2022 nei confronti della moneta unica. 

Analisi Tecnica. L'indice Bovespa ha segnato i massimi storici a giugno in area 131mila punti. Il ritracciamento successivo, tuttora in corso, ha portato i prezzi a rivedere i minimi dell'anno in zona 100mila punti, prima di innescare una reazione, che finora non è stata in grado di avviare una nuova stagione rialzista. La tendenza di fondo rimane comunque positiva ed è tra le più solide al mondo.  

Operatività. Siamo ottimisti sulle prospettive di lungo periodo della borsa. Sfruttare lo scenario per costruire posizioni di lungo periodo: si può accompagnare il movimento con acquisti, anche a prezzi di mercato, stando pronti a incrementare sulla forza alla prima chiusura sopra 120mila. Stoppare prudenzialmente in caso di discesa sotto 98mila punti.

Per investire sul Brasile con la massima diversificazione è disponibile a Piazza Affari il seguente ETF: 

Franklin Ftse Brazil Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQY00 
Da inizio 2022  +20,0%. 
L'ETF investe in azioni di grande e media capitalizzazione in Brasile e mira a replicare il più fedelmente possibile la performance dell'indice FTSE Brazil 30/18 Capped. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Costi di gestione 0,19% competitivi, gli altri quattro ETF specializzati sul Brasile quotati a Milano hanno costi che vanno dallo 0,55% allo 0,74% all'anno. Leggi il documento KID.

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE Brazil 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa brasiliana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. La segmentazione settoriale vede al primo posto Financials 32%, seguiti da Materie di base 15%, Oil 13%, Consumer 13%. I primi dieci titoli presenti sono in ordine di peso: 

 

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