BOND USA - Gli High Yield sono un mare di tranquillità

Da inizio anno le obbligazioni corporate USA ad alto rendimento non hanno sofferto la caduta delle aspettative del taglio dei tassi 

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Fatto

La moderazione dei tanti banchieri centrali intervenuti da venerdì a oggi in Europa e negli Stati Uniti ha contribuito a mantenere tranquillo il mercato delle obbligazioni in questa prima parte della settimana. 

Il Treasury Note a dieci anni tratta a 4,46% di rendimento, -2 punti base.

La forte discesa dei rendimenti innescata venerdì dall’arrivo di importanti segnali di rallentamento del ciclo economico si sta ridimensionando oggi anche perché John Williams della Federal Reserve di New York ha concesso poco a chi si aspetta un primo taglio del costo del denaro a luglio, ma nel suo intervento non c’è traccia della possibilità di rialzo tassi e resta invece in agenda il cambio di politica monetaria più avanti nel corso dell’anno.

Il cambio di scenario ha spinto ieri sei società statunitensi ad affacciarsi sul mercato dei prestiti ad alto rendimento (HY): era dal 26 marzo che non si arrivava a un numero così alto di emittenti in offerta.

I sei soggetti, tra cui l’operatore petrolifero Genesis Energy, hanno emesso circa 4,7 miliardi di dollari, più del totale della scorsa settimana. La cifra è rilevante anche perché la seconda piazza finanziaria più importante per gli high yield, quella di Londra, ieri era chiusa per il Bank Holiday.

La corsa all’emissione di prestiti è proseguita stanotte in Asia Pacifico, dove si è registrata una delle giornate più affollate dallo scorso anno: escludendo il Giappone, per trovare volumi simili si deve arrivare al giugno del 2023. Se ieri il governo delle Filippine ha deciso che era arrivato il tempo di tornare sul mercato primario, dopo un’assenza di quattro mesi, è anche perché il rendimento extra richiesto dagli investitori per detenere obbligazioni in dollari investment-grade di emittenti della regione è di circa 81 punti base, vicino al minimo storico di 80 punti.

Ieri l'indice Bloomberg Global High Yield Total Return ha proseguito l’ascesa avviata alla fine di aprile, +0,19% a 1.557,78. La media degli spread sul governativo è scesa di 2 punti base a 371 punti base.

Il rendimento a scadenza è calato di 3 punti base all’8,22%.

Da inizio mese il Bloomberg Global High Yield Total Return ha reso l’1,07%, 14 punti base in più dei di Stato.

Nei primi quattro mesi del 2024, le aspettative di un taglio dei tassi sono crollate, oggi il mercato dei Fed Fund se ne aspetta due scarsi, contro i sei di fine dicembre 2023. 

Eppure i bond high yield hanno tenuto le posizioni ed hanno rappresentato un’area di tranquillità rispetto ai Treasury Note: il rendimento del decennale era 3,85% ai primi di gennaio, 4,70% a fine aprile.

Secondo Giovanni Tentori, chief investment officer Europe di AXA Investment Manager, questa divaricazione si spiega con il fatto che il mercato ha ritenuto non siano cambiate in questa prima parte dell’anno le condizioni finanziarie, considerate non troppo restrittive e penalizzanti per i soggetti a più basso merito creditizio.

Effetto

E' disponibile a Piazza Affari il seguente ETF, l’unico con "gestione attiva" concentrato su bond USA High Yield, un’area dove la gestione attiva cont…

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Marino Masotti

Caporedattore