BOND EMERGENTI - Ai massimi da due anni con la spinta della FED

L’appetito del mercato per il debito in valuta locale in tutti i paesi emergenti è cresciuto nella prospettiva del primo taglio dei tassi USA a settembre

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Fatto

Le obbligazioni dei mercati emergenti sono salite ai massimi da oltre 2 anni spinte dal dollaro più debole e dalle crescenti aspettative che la Federal Reserve si stia avvicinando a un cambio di politica verso il taglio dei tassi di interesse.

L'iShares J.P. Morgan USD Emerging Markets Bond ETF EMBE, che traccia le obbligazioni denominate in dollari di circa 30 governi dei mercati emergenti, è salito a livelli visti l'ultima volta a maggio 2022, registrando guadagni in nove delle ultime dieci sessioni.

Gran parte di questa sovraperformance nel mercato obbligazionario sovrano in valuta locale si è concentrata in America Latina e in Paesi come Messico, Brasile e Polonia, che hanno sofferto per gran parte di quest'anno, secondo gli analisti di Goldman Sachs.

Il broker ha anche evidenziato che il rallentamento della crescita degli Stati Uniti e una maggiore fiducia nell'inizio del ciclo di allentamento della Fed dovrebbero allentare i vincoli sui decisori politici dei mercati emergenti e supportare un ciclo più ampio di tagli dei tassi in queste economie più deboli".

Goldman Sachs prevede che le banche centrali di Corea del Sud, Sudafrica e India inizieranno ad allentare i tassi di riferimento prima della fine dell'anno.

I trader stanno pienamente scontando un taglio dei tassi degli Stati Uniti a settembre e ulteriori riduzioni previste a novembre e dicembre.

Sul fronte valutario, il dollaro statunitense si è indebolito ad agosto, in particolare rispetto alle valute asiatiche.

Il biglietto verde è sceso del -5% da inizio mese rispetto alla Rupia indonesiana, segnando il mese con le migliori performance della rupia da aprile 2020.

Il dollaro si è anche deprezzato tra il 3% e il 4% rispetto al Ringgit malese, al Baht thailandese, al Peso filippino e al Won coreano.

In America Latina, il dollaro è sceso di oltre il 3% questo mese rispetto al Real brasiliano ed è sulla buona strada per porre fine a una serie di sette mesi consecutivi di rafforzamento.

Un report del Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicato la scorsa settimana ha evidenziato una leggera ripresa degli afflussi di capitali netti verso i mercati emergenti e verso le economie in via di sviluppo dai minimi registrati nel 2022, sebbene siano rimasti complessivamente negativi nel 2023.

Escludendo la Cina, che ha continuato a rappresentare una quota elevata di deflussi di capitali netti, altri mercati emergenti hanno registrato afflussi positivi e in aumento.

Effetto

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