BANCHE ITALIANE - Windfall tax: Abi e Forza Italia spingono verso la deducibilità. L'Analisi Tecnica di Websim

Fatto

Le banche Italiane restano sotto i riflettori.

L'indice Ftse del settore (ieri +1,30%, 12.368) è rimbalzato, dopo tre ribassi consecutivi, sull'aspettativa di aggiustamenti del provvedimento annunciato dal governo a metà agosto.

Resta molto ampia la sovraperformance da inizio anno rispetto all'indice Stoxx Banks delle banche europee: +29% vs 11%. 

I principali giornali riportano che vi sarebbero visioni differenti all’interno del Governo riguardo al meccanismo della tassa sugli extraprofitti.

ABI e Forza Italia sarebbero a favore della deducibilità della tassa, come anche preferito dalle banche, mentre Lega e Fratelli d’Italia non sono a favore e proporrebbero dei crediti d’imposta, di importo circa pari alla tassa, da corrispondere alle banche soggette al prelievo, da utilizzarsi in 5-10 anni in compensazione delle imposte.

È invece confermato il fatto che la tassa sia un one-off, come richiesto da Tajani (Forza Italia), e quindi che il prelievo non si ripeta in futuro.

A nostro avviso il DL Asset verrà modificato in modo da rendere meno costoso il prelievo per gli istituti, anche la se proposta di rendere deducibile la tassa risulta più remota alla luce del “No” del governo.

Ricordiamo che, secondo le nostre stime, l’ammontare del prelievo dalle banche del nostro coverage sarebbe pari a circa 2 mld, mentre in caso di deducibilità si ridurrebbe di circa 700 mln.

Effetto