BANCHE - Moral suasion del governo sui tassi dei depositi, ipotesi tassa sugli extra profitti
Secondo nostri calcoli preliminari, una tassa di questo tipo potrebbe avere un impatto negativo sugli utili 2023 delle banche pari a circa il 5%

Fatto
L'indice Stoxx delle banche europee perde lo 0,70%. Al suo interno sono particolarmente penalizzati i titoli delle banche italiane, dato che l'indice Ftse concentrato sui bancari domestici perde l'1,40%.
Come riportato dai principali giornali, il ministro dell’Economia Giorgetti, al termine dell’Ecofin, avrebbe nuovamente auspicato sul fatto di vedere quanto prima un adeguamento del tasso d’interesse sui depositi bancari, che non sembrano essere interessati da alcun rialzo, al contrario dei tassi sui mutui che sono invece saliti esponenzialmente, portando il customer spread ad aprile a circa 3.17% (da 2.59% a fine dicembre).
L’obiettivo del Governo sarebbe quello di redistribuire gli “extraprofitti” delle banche dovuti principalmente ai rialzi dei tassi d’interesse di riferimento.
Tale fine, secondo il Governo, potrebbe essere raggiunto o attraverso il rialzo dei tassi sui depositi da parte delle banche oppure da una tassa straordinaria che verrebbe imposta dal Governo alle banche.
Il concetto era già stato affermato a livello nazionale da Giorgetti, sostenendo che il governo non sarebbe rimasto indifferente rispetto a tassi sui depositi rimasti pressoché stabili.
Vi è quindi una sorta di moral suasion da parte delle autorità che spinge le banche ad alzare i tassi sui depositi in modo che diventino più remunerativi, con il rischio dell’introduzione di una windfall tax simile a quella spagnola, che colpisce i ricavi complessivi delle banche e ne preleva il 4.8% come base per la tassazione.
Secondo nostri calcoli preliminari, una tassa di questo tipo potrebbe avere un impatto negativo sugli utili 2023 delle banche pari a circa il 5% medio ma aspettiamo dettagli su una eventuale tassa per essere più precisi.
Dati ABI aprile, depositi e impieghi in calo, customer spread in aumento
Come riportato dai dati Abi, nel mese di aprile sono scesi ulteriormente i finanziamenti erogati nei confronti del settore privato (-1.3% YoY), e nello specifico verso famiglie e istituzioni non finanziarie (-1% YoY).
Dal lato dei depositi, invece, si registra un calo del 3.66% YoY, mentre accelera la crescita della componente obbligazionaria (+10% YoY vs +9.56% YoY in marzo).
I dati di Aprile confermano il trend in calo degli impieghi che ci attendiamo scendano nel 2023 del -1% YoY, Calano anche i depositi, ma al momento il L/D ratio rimane sotto 1x sia se si prendono in considerazione tutti gli impieghi compresi quelli verso la PA (0.95x) che quelli solo al settore privato (0.81x). Da segnalare l’ulteriore incremento del customer spread a 3.17% (+16bps MoM) che conferma la bassa remunerazione dei depositi da parte delle banche (da 0.79% a marzo a 0.82% ad aprile).
Effetto
Analisi Tecnica. Il quadro grafico di breve del settore bancario europeo si è bruscamente deteriorato (contraccolpo della crisi delle banche regionali…
Non perdere questa occasione, iscriviti a Websim e riceverai 1 mese di prova del Pass Exclusive. Potrai decidere successivamente se acquistare uno dei nostri abbonamenti o meno.