BANCHE ITALIANE - Bankitalia vede uno scenario roseo

Fatto

L'indice Ftse delle banche italiane guadagna l'1% e si riavvicina ai massimi degli ultimi nove anni toccati il 24 aprile.

La sua performance da inizio 2024 si è ampliata a +35%, nettamente migliore del +22,0% registrato dall'indice Eurostoxx Banks del settore europeo e del +7,70% registrato dall'indice EuroStoxx 600.

Jefferies ha migliorato la sua view su alcuni titoli quotati:

B.P. Sondrio  target price a 6,60 da 5,80 euro (Giudizio HOLD);
Banco BPM target price a 6.10 da 5.50 euro (Giudizio HOLD);
BPER Banca target price a 6 euro da 5.70 euro (Giudizio BUY);
Credem  target price a 11.90 da 11.10 euro (Giudizio BUY).

Secondo la Banca d'Italia, il costo del rischio sarà probabilmente più basso del previsto nel 2024. Prevediamo che gli LLP del 1° trimestre 24 siano a livelli molto bassi in tutto il settore, anche se con grandi differenze da banca a banca. 

I dati della Banca d'Italia non mostrano alcun deterioramento del credito nel 1° trimestre del 2004, con NPL/copertura in calo. Il settore beneficia delle garanzie statali, del de-risking e delle politiche di prestito avverse al rischio delle banche. 

Il governatore della Banca d'Italia è insoddisfatto dei tassi euribor della BCE, alti per lungo tempo, e prevede un ritorno ai tassi ultra-ribassati se non si effettuano presto tagli per rilanciare la crescita del credito e consentire la ripresa macroeconomica.

Il quadro macro resta positivo per le banche con tassi alti ed una buona qualità del credito, uno scenario che suggerisce un buon 1Q24 e probabilmente anche un buon trend nel 2Q24 anche se il confronto Y/Y diventa via via più difficile per andamento dei tassi nel 2023
 

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