BANCHE EUROPA - Sette mesi al rialzo, non accadeva dal 2005

Gli operatori attendono con ansia la riunione della BCE di giovedì prossimo, dando per certo un taglio dei tassi di 25 punti base.

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Fatto

L'indice Stoxx delle banche europee perde l'1,7%, mentre il sotto-indice Ftse Italian Banks cede il 2,5%. L'indice globale Stoxx 600 perde solo lo 0,4%.

La flessione arriva dopo che ieri il primo indice si è spinto su livelli che non vedeva da 2015. Il secondo indice ha toccato i massimi dal 2011 lo scorso 17 maggio. 

Maggio è terminato con un progresso del +5% ed è stato il settimo mese positivo di seguito per le banche europee, un evento che non si verificava dal lontano 2005.

Gli operatori attendono con ansia la riunione della BCE di giovedì prossimo, dando per certo un taglio dei tassi di 25 punti base.

Dal punto di vista teorico, la riduzione del costo del denaro è un fattore che gioca a sfavore dei "manipolatori di liquidità" come le banche ordinarie.

L’attenzione del mercato sarà rivolta alle parole del presidente della BCE, Christine Lagarde durante la conferenza stampa, in cerca di indizi sulle future decisioni di politica monetaria.

Nei giorni scorsi alcuni funzionari della BCE hanno aperto le porte a un ulteriore taglio a luglio, ma i dati macro usciti la scorsa settimana hanno reso questa mossa meno probabile. Le letture preliminari di maggio hanno infatti mostrato un’inflazione ancora resiliente in Eurozona, soprattutto quella dei servizi (+4,1% rispetto al +3,7% di aprile).

L'indice Stoxx Banks si conferma il miglior settoriale europeo da inizio anno con un +18,50% vs +8,0% dell'indice Stoxx 600.

L'indice Ftse delle Banche Italiane ha guadagnato il +37% da inizio anno.

All'interno dell'indice Stoxx Banks, composto da 44 membri, le banche italiane si rivelano dunque grandi protagoniste, grazie ai bilanci in forte miglioramento e a scenari di possibile M&A.

BPER +58% è il secondo miglior titolo, dietro Sabadell (+66% per l'offerta di Bbva), MontePaschi +56%, figura al terzo posto. Unicredit +44% è quarta. Intesa +35% è al decimo posto. Si badi che le performance non tengono conto del dividendo staccato in aprile-maggio.

Sotto il profilo dei fondamentali, le banche italiane sono ancora molto attraenti. Di seguito le valutazioni, da cui si desume che MPS è la banca "meno cara" per quanto riguarda il rapporto Prezzo/Tangible Equity, mentre tutte presentano un ritorno in termini di dividendo su base annua che offre un rendimento superiore al rendimento del BTP decennale (oggi 3,85%):

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Effetto

Analisi Tecnica. Il quadro del settore bancario europeo è in progressivo miglioramento, sorretto dalla trendline crescente sotto evidenziata. Recenti …

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