BANCHE EUROPA - EY: i tassi d'interesse elevati freneranno il ritmo dei prestiti bancari
Il rallentamento in Germania, la prima economia della regione, dovrebbe essere particolarmente pronunciato, con una crescita del 2,8% nel 2023 e dello 0,3% nel 2024, in netto calo rispetto al 6,9% del 2022.

Fatto
L'indice Stoxx delle Banche europee è il peggiore di oggi con un calo di circa l'1%.
Guadagna il +5,50% da inizio anno, una performance più bassa rispetto alla media, l'indice Stoxx 600 nello stesso periodo è cresciuto del +6,30%.
Da sottolineare che nei primi dieci posti in termini di migliori performer dell'indice Stoxx Banks figurano quattro titoli italiani: Unicredit è primo con un +50%, segue BPER Banca al secondo posto con un +35% e poi Banco BPM (quinto) +17% e Intesa SanPaolo (decimo) +11%.
Sul tema si è espressa la società di consulenza EY.
Secondo i suoi esperti, i tassi d'interesse elevati freneranno il ritmo dei prestiti bancari in Europa quest'anno e il prossimo, con un particolare rallentamento della crescita in Germania a causa del calo della domanda di prestiti.
I prestiti alle imprese e alle famiglie nei 20 stati della zona euro si espanderanno del 2,1% nel 2023 e dell'1,7% nel 2024, un aumento contenuto dopo il massimo di 14 anni del 5% visto nel 2022, dice EY nelle previsioni sui prestiti pubblicate oggi.
L'anno scorso la Banca centrale europea ha iniziato ad alzare i tassi di interesse in risposta all'inflazione ai livelli più alti degli ultimi decenni, con un recente aumento del tasso di riferimento ai massimi di 22 anni e segnali di ulteriori rialzi. Nel frattempo, la zona euro è entrata in recessione.
"Sebbene si preveda che la flessione sia molto contenuta e di breve durata, i mercati europei continuano ad affrontare un'inflazione elevata e un aumento senza precedenti dei tassi di interesse. Di conseguenza, i volumi dei prestiti dovrebbero essere messi a dura prova da un calo della domanda, almeno per i prossimi due anni", prosegue EY.
Il rallentamento in Germania, la prima economia della regione, dovrebbe essere particolarmente pronunciato, con una crescita del 2,8% nel 2023 e dello 0,3% nel 2024, in netto calo rispetto al 6,9% del 2022.
I mutui ipotecari rappresentano una particolare area di debolezza, con una crescita dell'1,4% nel 2023, in calo rispetto al 4,9% del 2022.
Anche l'ultima indagine della Bce sui prestiti, pubblicata a maggio, ha rilevato un rallentamento della crescita dei prestiti alle imprese e alle famiglie.
Effetto
Analisi Tecnica. Il quadro grafico di breve del settore bancario europeo si è bruscamente deteriorato (crisi banche regionali USA + crash di Credit su…
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