BANCHE EUROPA - Deutsche Bank e BNP si annullano a vicenda
L'indice FTSE Italian Banks ha chiuso gennaio con un fantastico +8.40% proiettandosi sui massimi dal 2016.

Fatto
L'indice Stoxx Banks oggi cede l'1%, condizionato dai risultati di due grandi banche europee e dai contraccolpi negativi generati dalla caduta di New York Community Bancorp .
Il titolo è crollato in ribasso del -37% a Wall Street, riaccendendo lo spettro di una crisi latente delle banche regionali statunitensi.
L'indice Stoxx Banks aveva chiuso gennaio con un +1%, terzo mese positivo di seguito.
Bnp Paribas -8% a Parigi. La più importante banca francese ha registrato un utile trimestrale inferiore alle aspettative e ha rivisto al ribasso gli obiettivi di utile per il 2025. L'utile netto del quarto trimestre è sceso del -50% rispetto all'anno precedente a 1,07 miliardi di euro, molto sotto le stime di 1,74 miliardi.
La banca, tuttavia, ha detto che aumenterà il dividendo annuale del +18% a 4,60 euro per azione e spenderà altri 1,05 miliardi di euro in buyback.
Deutsche Bank +5% a Francoforte. Il primo istituto tedesco ha registrato un calo del -30% dell'utile del quarto trimestre, penalizzato da costi di ristrutturazione e altre spese una tantum, ma la flessione non è stato così forte come temevano gli analisti.
L'utile netto è stato di 1,26 miliardi di euro, da 1,803 miliardi dell'anno precedente e contro stime di 700 milioni di euro.
La banca ha anche annunciato piani per 1,6 miliardi di euro di buyback e dividendi e ha rivisto al rialzo le previsioni di crescita dei ricavi. Deutsche prevede di tagliare circa 3.500 posti di lavoro.
L'indice FTSE Italian Banks ha chiuso gennaio con un fantastico +8.40% proiettandosi sui massimi dal 2016.
Sotto i riflettori, il titolo Unicredit che ha guadagnato il +10,50% in gennaio, portando la quotazione sui massimi da otto anni.
Il rinvio del CdA sui conti del quarto trimestre 2023 alla prossima domenica (4 Febbraio) ha alimentato ulteriormente le voci speculative in merito a possibili deal M&A.
Sulla base di questo, la stampa ha reiterato l'ipotesi che Unicredit stia considerando scenari di consolidamento che coinvolgano Montepaschi , Banco BPM , Pop. Sondrio e, ultimamente, anche Azimut .
Ogni scenario è possibile e crediamo che il rinnovo di alcuni BoD sia essenziale per rinverdire le ipotesi di M&A. In particolare, tutto si muove intorno al rinnovo del BoD di Unicredit e BPER.
Per Unicredit, non ci aspettiamo cambiamenti importanti con il rinnovo della linea di senior manager (Orcel, Padoan), mentre per BPER ci potrebbero essere delle novità.
L’andamento dei tassi e, implicitamente quello delle commissioni e delle rettifiche, potrebbe accelerare il consolidamento, spingendo le banche a considerare sinergie di costo e ricavi o per sostenere la redditività nel medio termine.
Effetto
Analisi Tecnica. Il quadro del settore bancario europeo è in progressivo miglioramento, sorretto dalla trendline crescente sotto evidenziata. Nuovi…
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