Banche Eurozona sui massimi dal 2015, probabile rinvio Basilea IV

L'indice Stoxx Banks (48 componenti del settore bancario europeo) si conferma tra i più tonici anche nel 2025 con un +6,30% che distanzia nettamente l'indice globale Stoxx 600, fermo a +3,20%

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Fatto

L'indice Stoxx Banks (48 componenti del settore bancario europeo) si è spinto stamattina sul livello più alto dal luglio 2015, confermandosi tra i più tonici anche nel 2025 con un progresso del +6,30% che distanzia nettamente l'indice globale Stoxx 600, fermo a +3,20%.

Il 2024 si era concluso con un +26%. Per il secondo anno consecutivo l'indice aveva registrato un guadagno superiore al 20%, evento mai accaduto nel corso del terzo millennio, grazie alla tenuta dell'economia e allo scenario di tassi elevati.

Lo spunto odierno, secondo quanto riportano i commenti di stampa, sarebbe da attribuire al possibile rinvio di un anno dell'entrata in vigore delle nuove regole di Basilea IV sul capitale delle banche.

Venerdì scorso, la Prudential Regulation Authority UK ha annunciato di aver posticipato al gennaio 2027 l'avvio dell'applicazione delle nuove regole, decisione che sarebbe legata alle incertezze sulla posizione che sarà assunta in merito dall'amministrazione Trump negli Stati Uniti, nonché alle pressioni degli addetti ai lavori che vedono in un irrigidimento dei requisiti patrimoniali delle banche un rischio per la crescita.

Di conseguenza, anche le autorità dell'Eurozona starebbero valutando una pausa di riflessione.

"E’ possibile ipotizzare che rallentamenti nell’applicazione delle nuove regole sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna possano portare a ragionamenti analoghi anche in sede europea, in un’ottica di level playing field", hanno scritto gli analisti di Equita. "Sulla base di questo approccio, la Commissione Europea nell’estate 2024 aveva posticipato al primo gennaio 2026 l’applicazione degli standard di Basilea relativi alla revisione fondamentale del trading book relativi al rischio di mercato delle banche".

Gli analisti notano che "sulla base delle comunicazioni fornite dalle banche italiane, l’impatto a Cet 1 dall’implementazione di Basilea IV sarebbe stato mediamente di 60 punti base, con Banco Bpm e Unicredit che avevano indicato gli impatti maggiori (rispettivamente 130 e 90 punti base)".

Dal primo gennaio ad oggi, Commerzbank (+14%) è il miglior titolo del comparto. Seguono Deutsche Bank e Banco Sabadell con un +13% e UniCredit (+12%). Commerzbank, secondo quanto riportato dal Financial Times, starebbe valutando il taglio di migliaia di posti di lavoro, come mossa difensiva da UniCredit.

Nel frattempo, gli analisti di Barclays si aspettano "trend solidi" dai conti del quarto trimestre delle banche italiane. Intesa Sanpaolo è stato confermato come titolo preferito. E' stato migliorato il prezzo obiettivo su Unicredit a 46,80 euro, su Banco Bpm a 8,80 euro, su Bper Banca a 7,10 euro. Per tutti giudizio Overweight. 

L'indice Stoxx Banks è cresciuto del +190% dallo scoppio della pandemia nel marzo 2020, per un rendimento medio annuo intorno al +25%.

Malgrado il robusto progresso, i fondamentali restano a buon mercato. Le stime del panel di Bloomberg esprimono un P/E medio di 7,7x e un dividend yield medio del 6,30%.

Effetto

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 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim